domenica 18 settembre 2016

Colle della maddalena - lago di Roburent 2016



COLLE  DELLA  MADDALENA  - LAGO DI ROBURENT  2016



Colle della maddalena  (1996 mt.)
Lac  de l’Oronaye (2411 mt.)
Colle di Roburent  (2496 mt.)
Lago sup. di Roburent (2426 mt.)
Tempo di percorrenza 3h 15’
Dislivello – ( 500  mt.)
Dislivello sul Lago – ( 70 mt)
Segnavia – giallo–rosso
Periodo – Domenica  4 settembre 2016

 




















….impostiamo in navigatore “Genova – Colle della Maddalena”…. imbocchiamo  l’autostrada Ge-Ventimiglia A 10 e all’uscita di Savona svoltiamo a destra sulla    A6 Savona-Torino (Verdemare). Poco dopo Carrù troviamo il raccordo con Cuneo sulla nuova A 33, Cuneo Est è la nostra uscita, Boves e Borgo San Dalmazzo ci portano in Valle Stura sulla  Statale 21 ….incontriamo Demonte e Vinadio, sfioriamo Sambuco, superiamo Argentera….. 











….il valico della Maddalena (1996 mt.), denominato dai francesi Col de Larche, limite convenzionale di separazione tra Alpi Marittime ed Alpi Cozie, collega il basso Piemonte all'alta Provenza attraverso le valli della Stura di Demonte, affluente del Tanaro, e dell'Ubaye, affluente della Durance, ed è percorso da un'importante e trafficata strada asfaltata; 20 tornanti numerati ci portano vicino alla sommità del colle dove si trova anche una stele in onore di Fausto Coppi il quale ha vinto in solitaria una tappa del giro d'Italia 1950 proprio in questo luogo….









…….il primo vallone che si apre a destra scendendo dal colle della Maddalena offre la possibilità di diverse escursioni in un’ambiente davvero spettacolare, dominato da cime dal tipico aspetto dolomitico: tra queste quella che sale al “Colle di Roburent” (2496 mt.) aggiunge al fascino di pareti rocciosi di chiara roccia calcarea con imponenti stratificazioni, grandi colate detritiche, ghiaioni e praterie, la presenza di numerosi laghi……



…..dallo spiazzo subito a valle del Colle della Maddalena, sul versante Francese (1980 mt. circa) si inizia a camminare per un sentiero molto marcato, che sale con direzione Nord-Nord Est: (non bisogna seguire la strada sterrata ex militare che prosegue verso Ovest)…..Il tracciato prende quota attraverso soleggiate praterie fino a raggiungere una croce in legno, oltre la quale occorre superare un’impennata del sentiero che porta all’imbocco di uno stretto vallone, sul fondo del quale scorre il torrente….



….ci giriamo un attimo ad osservare la strada fatta,  l’ampia insellatura del “Col De Larche” e del  “Vallone du Lauzanier”, la “Valle dell’Ubayette” è un buon punto di osservazione….







…..continuiamo a salire con passi diversi fino ad incontrare un dosso ( 2270 mt.) seguito da  una piana erbosa  circondata da colate detritiche. Si trascura il sentiero verso destra (troppo diretto e poco panoramico) e allunghiamo a sinistra su un sentiero che sale al “Col De Monges”; al crocevia con il Col de la Gipiere proseguiamo invece verso destra  seguendo  un tracciato che si allunga attraverso la prateria alpina interrotta da affioramenti rocciosi…..

























…..si inizia con un laghetto senza nome a circa metà escursione ( d’estate potrebbe essere asciutto), per arrivare poi al “Lac De L’orrenaye”(2411 mt.), un o specchio d’acqua di straordinaria bellezza in cui si riflettono le cime aguzze del “Bec Du Lièvre”(2770 mt.) e della più lontana “Meyna”; i colori dell’acqua che cambiano dal blu cupo al turchini, dal giallo al rosso, aggiungono incredibili contrasti cromatici e un’ambiente già di per se affascinante…..




….una gran quantità di pecore e capre (ormai distanti dalla transumanza) pascolano in alpeggio dinnanzi a noi, il pastore che le segue con due cani si assicura che la nostra cucciola sia al guinzaglio per non creare disagi al suo lavoro,  la stagione d’alpeggio è quasi al termine , l’erba è ancora fresca  ovunque,  il sole scalda ancora tanto. I campanacci  al collo  dei greggi  fanno musica in tutto il vallone….
























….la transumanza è la migrazione stagionale dei greggi, delle mandrie e dei pastori che si spostano da pascoli situati in zone collinari o montane (nella stagione estiva) verso quelli delle pianure (nella stagione invernale) percorrendo le vie naturali. La sua etimologia deriva dal verbo transumare, ossia: attraversare, transitare sul suolo. La transumanza da alcuni anni è diventata un momento di animazione delle vallate grazie alle feste, che permettono di riscoprire il territorio ed i mestieri legati alla pastorizia. Questa riscoperta è particolarmente evidente in Alsazia, nei Pirenei, sulle Alpi e nella zona Massiccio Centrale….


….il confine italiano si trova a pochi passi, così come il Parco del Mercantour. In un antica valle glaciale circondata da cime frastagliate si forma il Lago Oronaye, e un po’ più su quello di Roburent, il posto è fantastico, tira vento da Nord-Ovest e lasciamo che la mente spazi…. qui la natura assorbe chi cammina, le campane delle pecore  e delle capre al pascolo musicano  una melodia rilassante e i richiami marmotte sembrano che cantino  la loro gioia……







…negli anni 1823-1825 è stata attuata una revisione dei confini tra Stato Sabaudo e Francia, che ha visto impegnati gli ingegneri militari di entrambe le parti in una ricognizione sui luoghi. La revisione è stata la conseguenza della Restaurazione del 1815, seguita alla sconfitta di Napoleone. Il lavoro diplomatico ha portato alla stesura di descrizioni dei confini, carte geografiche e sistemazione di cippi confinari lungo tutto l'arco alpino, posizionati in modo che da ciascuno si potessero vedere quello precedente e quello successivo. Su ogni cippo erano impressi gli stemmi delle rispettive casate regnanti: da un lato il giglio di Francia, dall'altro la croce Sabauda…



…arriviamo  al Colle di Roburent (2496 mt.) che pone in comunicazione la “Vallée de l’Ubaiette” con la Valle stura di Demonte, il panorama si apre amplissimo anche verso le Alpi Marittime,  limpide  e spazzate dal passaggio del “Maestrale”……







  …..superando  i “Cippi” di frontiera, il panorama si apre sul grande lago superiore (2426 mt.) già in territorio piemontese dalla strana forma irregolare. Sul percorso di salita incombono alcune vette spettacolari, come la lunga e dentellata cresta che dalla Téte de Villadel” si allunga fino alla Téte De Moise  altrimenti nota come “Oronaye” (3100 mt.). Proprio quest’ultima cima caratterizza il paesaggio di una buona metà dell’escursione in particolare, dal Colle di Roburent la sua cima tormentata, dalla quale scendono un paio di spettacolari conoidi di detriti, domina il paesaggio verso settentrione….








……ci prepariamo a rientrare, affrontiamo lo stacco di salita interessante per raggiungere nuovamente il “Colle di Roburent” e da li in poi la discesa ci accompagna in poco più di un’ora a destinazione. E’ un sentiero poco impegnativo infatti è molto frequentato anche dalle famiglie perché non prevede grandi dislivelli….


L'Oronaye è il primo massiccio delle Alpi Cozie che si incontra percorrendole da sud, ovvero dal Colle della Maddalena. Si trova sullo spartiacque alpino principale, sul confine tra la valle dell'Ubaye in Francia e la val Maira in Italia (44°26′28.96″N 6°56′01.79″E). Nella parte italiana appartiene, dal punto di vista amministrativo, alla provincia di Cuneo; nella parte francese appartiene al dipartimento delle Alpi dell'Alta Provenza. Si presenta come una massiccia sporgenza calcarea sulla cresta principale, dai fianchi dirupati in tutte le direzioni.
Dal punto di vista geologico, la montagna è formata da un calcare dolomitico del Trias medio, che si appoggia su una base di marmi fratturati e flysch neri. La roccia che la compone è notevolmente friabile; l'attività alpinistica richiede quindi preferenzialmente l'utilizzo del caschetto.