giovedì 25 giugno 2015

Colle Greguri - anello Rocca Castello e Torre Provenzale 2008


“COLLE  GREGURI – ANELLO DELLA ROCCA CASTELLO e PROVENZALE”


Chiappera "campo base"(mt. 1650 s.l.m.)
Colle Greguri (mt. 2310 s.l.m.)

- tempo di percorrenza 3h 30’
- dislivello mt. 660

- segnavia - GTA- SRC - dal campo base fino al "Grange Collet" - T 14 – T 12
- periodo - sabato 16 agosto 2008  



 




















….partendo da Genova, imbocchiamo  l’autostrada Ge-Ventimiglia A 10 con la prima  deviazione  a Savona verso Tornino;  la “Verdemare” A 6 con uscita a Mondovì. Cuneo è la prima destinazione, seguono le indicazioni per Caraglio (oppure da Mondovì per Borgo S.Dalmazzo e quindi Caraglio), quindi si raggiunge Dronero e da qui si imbocca la Val Maira verso Acceglio. La strada prosegue tortuosa nella stretta valle che si risale sino a Chiappera (mt. 1614) l'ultimo borgo abitato dell'Alta Valle Maira; da qui la strada prosegue ancora con un breve tratto di asfalto, e termina proprio in corrispondenza del “Rifugio Campo Base” ai piedi della Rocca Provenzale; (per poi portarsi su sterrato ai piedi delle Cascate di Stroppia)...

 





















…..dal campo base si segue la strada sterrata che costeggia il torrente, superiamo l’area campeggiabile senza frontiere delle cascate di Stroppia, ci lasciamo alla nostra sinistra il sentiero “Dino Icardi” e iniziamo  la salita nella “valle del Maurin” sul segnavia GTA (Grande Traversata delle Alpi) e SRC (Sentiero Roberto Cavallero)… all'inizio la pendenza è modesta, dopo un po’ diventa sostenuta sino al bivio della “Grange Ciarviera (mt.1903)…






….questo itinerario ad anello si può anche percorrere in senso opposto, accusando però una pendenza da subito più aggressiva…









….passiamo la croce  e lo sterrato pianeggia   leggermente sino al bivio (T 14),saliamo  attraverso un'ampia conca pascoliva che con decisi tornanti ci propone davanti alla “Rocca Castello”….








….il (segnavia T 14) ci accompagna su uno stretto sentiero su manto erboso fino al  Colle Greguri (mt. 2310) dove  troviamo  un'opera fortificata del Vallo Alpino, Bunker italiano, risalente al periodo tra le due guerre con due feritoie aperte sul vallone del Maurin e  accessibile da dietro (lato Acceglio), molto ben conservato e ragionevolmente pulito, in caso di emergenza può fungere da bivacco….




….la “Rocca Provenzale” è una montagna delle Alpi Cozie, che domina la conca terminale della valle Maira, in comune di Acceglio (CN). È un caratteristico "corno" roccioso, posto in posizione isolata a monte dell'abitato di Chiappera, è costituito da una lunga dorsale rocciosa, allungata in direzione nord-sud, che precipita con fianchi dirupati ed omogenei su entrambi i versanti est ed ovest. Ad ovest domina la valle del Maurin, appunto da Chiappera fino alle grange Collet ed alla biforcazione del vallone dell'Infernetto; ad est, domina due valloncelli laterali, uno in salita da Chiappera, l'altro dalle grange Collet, che si incontrano in testata in corrispondenza del colle Greguri (mt. 2319)….




…il massiccio roccioso presenta diverse punte. La cresta, disposta in direzione da sud a nord, si innalza con relativa regolarità fino a raggiungere un primo culmine alla Croce Provenzale (2402 m). Qui la cresta diventa più frastagliata, e si abbassa fino alla punta Figari (2345 m). Da qui la cresta procede affilata fino alla base della successiva Torre Castello (2448 m), separata da una profonda spaccatura verticale dalla Rocca Castello (2451 m), la massima elevazione della montagna. Le coordinate indicate nel box si riferiscono al Monte Castello; la Croce Provenzale ha coordinate 44°30′32″N 6°55′19″E.






















….mantenendosi sul sentiero principale (segnavia T 12) si scende ora a tornanti  con tratti più ripidi tra  erba rada e qualche detrito roccioso. Ci lasciamo a sinistra il bivio per il Colle dei Rui (segnavia T17)…poco più giù una larga piana con  vivi segni del pascolo....





….un’asfaltata dentro un boschetto  riporta l’itinerario  al “rifugio Campo Base”, noi però proseguiamo su  un sentiero che tira giù diritto sino al paese di Chiappera trovandoci  così davanti  alla piccola chiesetta …






La Croce Provenzale, precedente denominazione della Rocca Provenzale, fu sicuramente salita già nell'800 da pastori e valligiani, il suo vecchio toponimo deriva dalla croce posta sulla vetta. La leggenda vuole che Don Agostino Provenzale, parroco della fraz. Lausetto di Chiappera, chiamato alle armi in occasione della I guerra di indipendenza italiana, cadde accanto al proprio cavallo abbattuto dal nemico durante la battaglia di Novara del 1848. Ben consapevole della fine che avrebbe fatto se scoperto ferito dal nemico, decise di sventrare il proprio cavallo nascondendosi al suo interno. Qui fece solenne giuramento: in caso di ritorno a casa sano e salvo, avrebbe costruito una croce proprio in cima a quel picco che sovrasta Chiappera. Tornato tra le mura amiche, mantenne il voto fatto e con l'aiuto di un gruppo di residenti costruì una croce che portò a pezzi sulla cima, nel giro di tre giorni, con l'aiuto di corde e verricelli.