

Crocetta d’Orero (mt.468)
Monte
Sella (mt.866)
Colle
di Creto (mt.605)
Tempo
di percorrenza 3h 30’ (e ritorno)
Dislivello
- (mt. 398)
Segnavia
- (AV) Alta Via dei monti liguri
(E1)
Europa 1 (E7) - tappa 26 – (AV)
Periodo
– domenica 3 gennaio 2016
L’autostrada
(A7) Genova – Milano è la direttiva giusta
per la nostra escursione, usciamo a Busalla e ci dirigiamo verso Casella,
seguendo le indicazioni S. Olcese. Arriviamo ad una rotonda nei pressi di
Crocetta d’Orero (468 mt.) che si trova
tra l'alta valle Scrivia e l'alta Val Polcevera, sullo spartiacque
ligure-padano al confine tra i comuni di Serra Riccò e Casella (dopo il Colle
di Cadibona, è il valico più basso dell'Appennino Ligure)….
….per
il valico di Crocetta d’Orero passa la ferrovia a scartamento ridotto che, con
un percorso assai suggestivo, collega Genova a Casella. La ferrovia
Genova–Casella può essere raggiunta da altre località di questa tappa, deviando
dall’itinerario principale: da Casale di Sella scendendo verso il Rifugio Ciaè,
e dal Monte Carossino seguendo il sentiero per la Crociera di Pino….
….l'
inizio del percorso è in salita su
strada asfaltata (dove si può anche parcheggiare l’auto) ma dopo un centinaio di metri e
passate alcune case sulla sinistra si
continuano le indicazioni (AV) su un
sentiero che ci porta nuovamente
su una strada che dopo alcune curve
termina alla Chiesetta della Madonna della Guardia; ci lascia sulla destra una
splendida visione della Costa di Orero….
Sviluppo….Crocetta d’Orero (468 m) – Tiggia (579 m) – Monte Sella (866 m) - Casale di Sella (733 m) – Versante nord–est del Monte Sella – Versante ovest del Monte Carossino – Colletto tra Monte Carossino e Monte Alpe (798 m) – Versante est del Monte Alpe – Colle di Creto (605 m)…
…stamattina
la “galaverna” fa da principessa perché si fa ammirare in tutto il suo splendore e magnificenza, tra fotografie scattate e cristalli di vetro superiamo un’importante
pendenza dentro un bosco di castagni “incantato” senza neanche accorgercene
ci presentiamo agli (866 mt.) del Monte
Sella….
....in
meteorologia la galaverna è un deposito di ghiaccio in forma di aghi, scaglie o
superficie continua ghiacciata su oggetti esterni che può prodursi in presenza
di nebbia quando la temperatura dell'aria è inferiore a 0 °C.
La
galaverna (come viene storpiato il nome caliverna in alcuni paesi) è costituita
da un rivestimento cristallino, opaco e bianco intorno alle superfici solide;
di solito non è molto duro e può essere facilmente scosso via. Essa si forma
perché le goccioline d'acqua in sospensione nell'atmosfera possono rimanere
liquide anche sotto zero (stato di sopraffusione). Il fenomeno della galaverna
è il passaggio da vapore acqueo a ghiaccio, che avviene non solo sul terreno,
ma anche sugli alberi, sui tetti delle case, sulle auto ecc… Richiede piccole
dimensioni delle gocce di nebbia, temperatura bassa, ventilazione scarsa o
nulla, accrescimento lento e dissipazione veloce del calore latente di
solidificazione. Quando questi parametri cambiano si hanno altre formazioni,
come per esempio la calabrosa, che si forma quando le gocce di nebbia sono più
grosse e il vento è più forte…..
….usciamo
dal bosco con una vista mozzafiato sul genovesato, scendiamo lungo
un prato ghiacciato; a sinistra sotto una coltre di nuvole riposa il “lago di
Val Noci” che viene dominato dal Monte Alpesisa (983 mt.), poco più avanti una
croce di ferro ricorda i caduti del Monte Sella….
….proprio
sul Monte Sella infatti, sullo spartiacque tra il comune di Montoggio e quello
di Sant’Olcese, il 14 Aprile 1945, un importante contingente tedesco fu
sconfitto dalla Brigata Balilla, aprendo la via ai Partigiani verso la Val
Polcevera. Il prezzo pagato fu la vita dei due giovani. Nel luglio del 1944 la
permanenza in Val Polcevera divenne troppo pericolosa, per cui decisero di
prendere la via dei monti, sotto la guida di “Battista” (Angelo Scala), per
unirsi alle formazioni partigiane della Divisone Cichero, comandata da
“Bisagno” (Aldo Gastaldi). Il loro arrivo in montagna, come distaccamento
“Balilla Grillotti” (dal nome di un patriota caduto) coincise col
rastrellamento dell’agosto 1944, dove combatterono alla Cappella di Cardenosa,
Barbagelata, Casoni di Vallescura, Cabanne di Rezzoaglio, dove ottennero
persino il passaggio nei partigiani di alcune decine di alpini della Monterosa,
Clavarezza, San Clemente, Crocefieschi. Dimostrato così il loro valore, nel
dicembre 1944, Bisagno diede loro il compito di operare nei monti fra la Val
Bisagno e la Val Polcevera, con principale punto di raccolta a Sella di
Montoggio (essendo un distaccamento d’assalto non aveva una sede fissa)….
….scendendo
incontriamo un grosso palo eolico e subito dopo una capelletta con tavolino da
pic-nic nel borgo di Sella. Arriva il sole e ci infiliamo nel bosco mentre il
primo caldo scioglie in fretta in ghiaccio notturno (come se piovesse)…
…..dopo
una breve salita ci troviamo in cima al Monte Alpe (728 mt.), percorriamo verso
sud un tratto del metanodotto con sali e scendi fino alla stazione di controllo; qui si gode un bel panorama su
Genova e la val Bisagno…. Iniziamo a scendere con una strada in cemento, un
sentiero sulla destra ci porta destra parte il sentiero su prato che in seguito
scende ripido con grossi sassi fino a giungere nei pressi dell' abitato di
Creto ….
…..scendiamo
dal versante Est del monte Alpe fino a raggiungere l’abitato, superiamo diverse
villette e proseguiamo alcune centinaia di metri lungo la Strada Provinciale 13
proveniente da Genova sino al cartello (AV) terminale di tappa….
…il
rientro a Crocetta è molto veloce, l’unico sforzo è risalire sino al
metanodotto, da li in poi è una passeggiata che però ormai non ha più il
fascino dell’alba. La galaverna è ormai
sciolta, dopo il borgo di Sella riusciamo a scorgere il lago artificiale del
Val Noci e nel bosco di castagni facciamo rientro per terminare questa corta,
facile e fascinosa escursione….
L'Alta
Via dei Monti Liguri (AV) è un itinerario escursionistico lungo circa 442 km
che si sviluppa sullo spartiacque delimitante il versante costiero ligure. Nasce
ufficialmente nel 1983 da un progetto congiunto del Centro Studi Unioncamere
Liguri, del Club Alpino Italiano e della Federazione Italiana Escursionismo.
L'Alta Via è tutelata dalla legge regionale 25 gennaio 1993, n. 5 che ne ha
affidato la gestione ad una associazione omonima appositamente costituita.
Il
suo percorso è suddiviso in 44 tappe di diversa lunghezza e difficoltà ed è
segnalato con un segnavia rosso-bianco-rosso con la scritta AV nella parte
bianca. Il terminale occidentale è posto a Ventimiglia, mentre il terminale
orientale si trova a Ceparana, nella piana di Sarzana, al confine con la
Toscana.
Il
sentiero attraversa il Parco naturale regionale del Beigua, il Parco naturale
regionale delle Alpi Liguri, il Parco naturale delle Capanne di Marcarolo e il
Parco naturale regionale dell'Aveto. Il punto di massima quota toccato
dall'Alta Via è il monte Saccarello (2201 mt. s.l.m.), è percorribile
interamente a piedi e per lunghi tratti a cavallo ed in mountain bike. Alcune
delle tappe o parti di esse sono percorribili in auto e moto su strada
asfaltata o sterrata.