“COLLE
DEL GIOVO – MONTE BEIGUA -PRATOROTONDO”

Colla Del Giovo (mt.510 s.l.m.)
Monte
Beigua (mt.1287 s.l.m.)
Pratorotondo
“Casa Miniera”
(mt.1078 s.l.m.)
(mt.1078 s.l.m.)
Tempo
di percorrenza (andata) 3h 15’
Tempo
di percorrenza (ritorno) 2h 5’
Dislivello
- (mt. 986)
Segnavia
- (AV) Alta Via dei monti liguri
–
(E 1) Europa 1- (E 7) - tappa 19 (AV)
Periodo
– domenica 24 Aprile 2016
….Partendo
da Genova in auto bisogna percorrere l’autostrada “dei Fiori” A 10 “Genova – Ventimiglia” e uscire ad Albissola. Usciti dal casello girare a
sinistra sulla Strada Provinciale (SP 334),
seguiamo la direzione Sassello , passiamo San Giovanni, Stella e arriviamo ad un nucleo di case sparse poste lungo la
provinciale del Sassello in prossimità del Colle del Giovo da cui la frazione prende il nome. Ci lasciamo
alle spalle il bivio per Pontinvrea e
proseguiamo sino ad un curvone sulla sinistra dove troviamo sulla destra un piccolo
parcheggio, proprio sotto una passerella di legno che porta ad un piccolo parco…..
….zaino
in spalle, imbocchiamo di fronte a noi, in prossimità di un piccolo capanno di
lamiera via dei Rocchi; la stradina sale leggermente e abbandona alcune
villette per trasformarsi in uno sterrato che aumenta leggermente la pendenza
ma che non impensierisce affatto. In
prossimità di una curva secca a sinistra, inizia il sentiero, il
“paletto AV km. 169”apre le danze alla salita…….
…..Il crinale principale del sistema, spesso
con carattere di altopiano, si sviluppa dal Colle del Giovo al Passo del
Turchino con andamento parallelo alla costa, passando per le vette del Monte
Beigua (1.287 m), della Cima Frattin (1.145 m), del Monte Rama (1.148 m), del
Monte Argentea (1082 m) e del Monte Reixa (1.183 m). I versanti meridionali
sono ricchi di brevi torrenti che si gettano nel mare, mentre quelli
settentrionali declinano dolcemente verso la pianura padana, solcati da corsi
d'acqua lunghi e tortuosi……
…il cuore del parco è costituito in prevalenza
da rocce metamorfiche, dette "ofioliti" o "rocce verdi, il
quadro geologico è completato da formazioni sedimentarie di origine marina.
Straordinaria è la varietà di ambienti: le zone di crinale ospitano una
vegetazione stentata, con praterie di origine antropica e radi faggi arbustivi.
Scendendo di quota si possono ammirare estese faggete, castagneti, boschi misti
di latifoglie, rimboschimenti a pino nero e a pino silvestre. Sui versanti
tirrenici crescono la macchia mediterranea e pinete artificiali a pino…..
…..
si trovano qui al loro limite occidentale, mammiferi di piccola taglia più
comuni (volpe, donnola, faina, tasso), sono numerosi i cinghiali, i caprioli e,
in misura minore, i daini. Il settore meridionale del parco risulta essere uno
dei principali punti di osservazione delle migrazioni primaverili degli uccelli
e dei rapaci diurni in particolare, nell'ambito del bacino mediterraneo….
….all’ombra
dei faggi la salita non molla e raggiungiamo
sulla “Costa del Giancardo”
il bivio per Sassello (390 mt.), dove
il cartello indica 2h 30’, scendendo a sinistra verso Casa della
bandita (905 mt.) e Colle
Bergnon (830 mt.)….
….il sentiero coincide in parte con lo spartiacque
tirreno-padano e attraversa un bosco intervallato qua e la da alcune radure che
permettono di osservare la sotto Savona, l’isola di Bergeggi, l’inconfondibile
sagoma del promontorio di Capo Noli e parte dell’arco alpino (Alpi Marittime e
Cozie)…..
….arriviamo
su un falso piano dove il panorama è a 360°, ci riposiamo qualche minuto in
prossimità di una croce di legno e intravvediamo in mezzo al verde poco
distante le antenne televisive della vetta che raggiungeremo a breve; il
sentiero si allarga e si fa pianeggiante…..ci siamo quasi…..
….Il
monte Beigua è un rilievo montuoso
dell'Appennino ligure alto 1287 m s.l.m., che sorge sullo spartiacque
ligure-padano. È la cima più alta del cosiddetto "gruppo del Beigua",
di cui fanno parte i vicini monte Grosso (1265 mt.), monte Ermetta (1267 mt.),
il bric Veciri (1264 mt.), il monte Avzè (1022 mt.). La vetta si trova al
confine tra il territorio comunale di Varazze e quello di Sassello. Fa parte
del Parco naturale regionale del Beigua – (Beigua Geopark). Il monte Beigua è
attraversato da numerosi sentieri, il più importante dei quali è l'Alta via dei
Monti Liguri…..
…..arriviamo
sulla piana dove a sinistra arriva il sentiero da Piampaludo (2h 10’), a destra
la salita di Alpicella (3h) e se proseguiamo verso le scale del santuario
passiamo in mezzo al campo estivo “Birbe delle Alpi” dove in giusta stagione il
movimento non manca sicuramente…..
…dalle
pendici meridionali del monte Beigua nasce il torrente Arrestra, che sfocia nel
mar Ligure, facendo da confine fra i comuni di Varazze e Cogoleto e fra le
province di Savona e di Genova. Dalle pendici settentrionali nasce il torrente
Lajone, le cui acque formano, poco più a valle, la Torbiera del Laione, zona
umida di pregio e riserva integrale del parco…..
….sul
punto più alto sorge il santuario di “Nostra
Signora Regina Pacis”, una piccola chiesa facente parte della diocesi di
Acqui. La chiesa si presenta a navata unica con soffitto a cassettoni in legno.
È lunga poco più di 10 metri e larga 5. In facciata presenta un porticato
sormontato dal campanile di circa 15 metri, la cui campana fu benedetta il 5
luglio 1931. La decisione di costruire l'edificio fu presa da don Antonio
Pirotto il 23 luglio 1922 in occasione di un'escursione che si svolgeva sul
monte ogni anno in tale data. Nell'aprile dell'anno seguente fu costituito un
comitato per la raccolta di fondi e il 22 luglio 1923 fu posta la prima pietra….
….il
santuario fu consacrato il 15 agosto 1925, terminato nel 1930 e restaurato nel
1975 a cura dei Carmelitani del Deserto di Varazze che ancora oggi vi
officiano. All'interno si trova una statua lignea della Madonna opera dello
scultore E. Rungaldier. La statua giunse a Sassello il 19 maggio 1928 e fu
trasportata il 1º luglio dello stesso anno in processione sul monte Beigua…..
….la
chiesa è collegata alla vicina Croce Monumentale tramite una via Crucis
scolpita dall'artista Emilio Demetz e inaugurata nel 1937.
…..la
parte sommitale del monte ospita diversi impianti di trasmissione
radiotelevisiva della RAI e di altre emittenti private, che permettono
l'irradiazione del segnale in parte della pianura padana, dell'entroterra Savonese
e della Corsica settentrionale. Nei pressi della vetta si trova anche l'omonimo
rifugio-albergo con annesso ristorante e pizzeria…..
….dalla
sua cima tondeggiante è possibile osservare, in condizioni di cielo sereno, le
due riviere liguri di ponente e di levante, l'arco alpino dalle Alpi Liguri
alle Pennine, la pianura padana occidentale, l'Appennino ligure e
tosco-emiliano, le Alpi Apuane e la Corsica. Data la vicinanza alla costa
ligure (circa 7 km in linea d'aria) la zona del monte Beigua è soggetta a
fenomeni atmosferici (nebbie, temporali e nevicate) spesso improvvisi e di
intensità notevole. Gli eventi nevosi possono verificarsi anche nei mesi di
settembre e di maggio…..
….il
”Tobbio”con i suoi 1092 mt. spicca per la sua grande visibilità , dovuta ai
suoi versanti spogli e particolarmente scoscesi; si trova al centro del “Parco
naturale delle Capanne di Marcarolo” - 44°35′19.4″N - 8°48′14.94″E….
….il
golfo di Genova laggiù in basso illuminato a specchio dal sole ci guida per un
tratto in discesa, ci lasciamo alle spalle il monumento dei “Caduti in Russia”
della seconda guerra e districandoci tra costruzioni militari e antenne
decisamente fuori luogo ,ritroviamo il sentiero per scendere a Pratorotondo.
Tratti di asfaltata molto trafficata (forse perché è domenica) si alternano a
piccoli passaggi di sentiero che in una ventina di minuti ci porta sino dietro
il rifugio. ….
…..il
rifugio è sito nel cuore del Parco del
Beigua, lungo il percorso dell'Alta via dei Monti Liguri e degli Itinerari Europei,
la zona del rifugio (1092 mt.) è punto di incontro di un mosaico di paesaggi
dai boschi di faggi, alle zone rocciose, ai prati dove è possibile affrontare
percorsi non troppo impegnativi. La visuale si estende fino alla costa e al
mare. Adiacente alla struttura si trova una sede del Parco e un'area pic-nic, il
rifugio ospita sia la ristorazione sia alcune camere al piano superiore.
L'edificio è formato da un corpo centrale a due piani, affiancato sui due lati
da due corpi di tre piani in muratura e pietre. L'interno ha arredi in legno e
un grosso camino nella sala d'ingresso….
…pochi
passi di sterrato su una passeggiata che bacia il mare sopra Cogoleto per
giungere al nostro fine tappa già prefissato in partenza, il riparo “Casa
Miniera”. L’Alta Via continua in direzione Monte Rama e Monte Reixa per
arrivare poi al Passo del Faiallo, ma noi ci fermiamo per un meritato spuntino….
CASA
DELLA MINIERA (44.428053° Nord - 8.596420° Est)
Località
terrin (Cogoleto) 1078 mt.
La
"Casa della Miniera" fu costruita prima degli anni '40, vicino al
sentiero dell'Alta Via dei Monti Liguri, in prossimità della località
"Prato Rotondo", a quota 1078 metri d'altitudine. Venne costruita
come riparo per gli operai che lavoravano nella miniera di ferro che si trovava
in quella zona. Le pietre scure tendenti al colore marrone testimoniano la
presenza del metallo ferroso ma ben presto però la miniera fu abbandonata. Il
riparo, allora cominciò ad essere utilizzato dalle famiglie di contadini che
salivano dalla frazione di Sciarborasca, in estate per la tradizionale
"fienagione" cioè il taglio e il trasporto a valle dell'erba dei
grandi prati di montagna, che serviva per il sostentamento del bestiame durante
l'inverno. Col passare degli anni anche la "fienagione" cessò di
essere praticata e fu quindi nuovamente abbandonata definitivamente, e anno dopo anno
senza manutenzione da parte di chi la usava diventò poco più di un mucchio di
pietre Questo fino a quando il Gruppo Alpini di Cogoleto non cominciò ad usare
quello che rimaneva del riparo Casa della Miniera dopo come sede del loro
raduno annuale che si svolge ai primi di luglio ma soprattutto fino a quando la
Comunità Montana Argentea decide di ristrutturare il riparo in collaborazione
con gli Alpini di Cogoleto.
…..25
minuti circa di cammino e ci riportiamo in vetta dalle antenne e passata la
piana ci prepariamo per la discesa…..lasciamo passare alcuni “bikers” pronti a
lanciarsi giù dalle belle discese verso il “Giovo” con tanto di “GoPro” sul
caschetto….
…..prima
di rientrare definitivamente facciamo una piccola visita alla Croce Monumentale;
è una struttura realizzata in cemento
armato posta a quota 1267 mt., 700 metri
ad Ovest della vetta del Monte Beigua, a Sassello, in provincia di Savona. La
croce è alta 18,50 m ed ha una apertura di quasi 7 metri. È dotata di una scala
interna che conduce ad un braccio dal quale si può spaziare con la vista dalla
Corsica a gran parte dell'arco alpino nord-occidentale….
….la
struttura fu realizzata tra il 1932 e il 1933, nella base è stata ricavata una
piccola cappella sopra la cui porta è incastonato un mattone della Porta Santa
di Roma a memoria dell'Anno Santo 1932. La croce è collegata al vicino
Santuario della Regina Pacis tramite una via Crucis scolpita dall'artista
Emilio Demetz e inaugurata nel 1937….
....salutiamo
la costa e veniamo inghiottiti dalla fitta vegetazione , alcune foto qui sotto
descrivono la nostra veloce discesa in boschi indimenticabili, molto curati e
in ordine….complimenti a chi se ne prende cura ….l’Alta Via e molti sentieri in
Liguria sono ben tracciati, segnalati e seguiti…. meritano di essere percorsi…..
……non
si poteva non dire due parole del Parco Eolico "5 Stelle"(che ci
guarda da mo) del comune di Stella (SV),
situato nell'Appennino Ligure, nell'alto
bacino del torrente Sansobbia. Il suo territorio comunale fa parte della
Comunità Montana del Giovo e del Parco naturale regionale del Beigua, dista dal
capoluogo circa 12 km. L’area interessata dall’impianto proposto si sviluppa
per circa 400 m con un’estensione di circa 3 ha, ad una quota compresa tra 570
e 620 mt.: solo 20 mq di questa area ospitano le strutture dell’impianto, la maggior parte
rimarrà inalterata nella conformazione e destinazione. Il parco eolico si
inserisce in un ambiente ad alto contenuto naturalistico. L’area dell’impianto
è prevalentemente adibita a prato, circondata da un bosco (pini, lecci,
castagni, ecc), con ampie spianate di natura sub-pianeggiante dalle quali si
aprono panorami sulla costa; vi sono comprese piccole porzioni di territorio
boscato…..