domenica 1 maggio 2016

Colle del Giovo - Monte Beigua - Casa Miniera 2016




“COLLE DEL GIOVO – MONTE BEIGUA -PRATOROTONDO”





 










Colla Del Giovo (mt.510 s.l.m.)
Monte Beigua  (mt.1287 s.l.m.)
Pratorotondo “Casa Miniera” 
(mt.1078 s.l.m.)
Tempo di percorrenza (andata) 3h 15’
Tempo di percorrenza (ritorno) 2h 5’
Dislivello - (mt. 986)
Segnavia - (AV) Alta Via dei monti liguri
– (E 1) Europa 1- (E 7) -   tappa 19  (AV)
Periodo – domenica 24 Aprile 2016

 















….Partendo da Genova in auto bisogna percorrere l’autostrada “dei Fiori” A 10  “Genova – Ventimiglia” e uscire ad  Albissola. Usciti dal casello girare a sinistra sulla Strada Provinciale  (SP 334), seguiamo la direzione Sassello , passiamo San Giovanni, Stella e arriviamo ad  un nucleo di case sparse poste lungo la provinciale del Sassello in prossimità del Colle del Giovo  da cui la frazione prende il nome. Ci lasciamo alle spalle il bivio  per Pontinvrea e proseguiamo sino ad un curvone sulla sinistra dove troviamo sulla destra un piccolo parcheggio, proprio sotto una passerella di legno che porta ad un piccolo parco…..




















….zaino in spalle, imbocchiamo di fronte a noi, in prossimità di un piccolo capanno di lamiera via dei Rocchi; la stradina sale leggermente e abbandona alcune villette per trasformarsi in uno sterrato che aumenta leggermente la pendenza ma che non impensierisce affatto. In  prossimità di una curva secca a sinistra, inizia il sentiero, il “paletto AV km. 169”apre le danze alla salita…….






 …. Il Giovo (516 mt.) - Versante sud della Coa della Bandia - Costa del Giancardo - Versante sud del Bric Veciri - Sella del Beigua (1251 mt.) - Monte Beigua (1287 mt.) - Prato Rotondo (1096 mt.)….







 …..Il crinale principale del sistema, spesso con carattere di altopiano, si sviluppa dal Colle del Giovo al Passo del Turchino con andamento parallelo alla costa, passando per le vette del Monte Beigua (1.287 m), della Cima Frattin (1.145 m), del Monte Rama (1.148 m), del Monte Argentea (1082 m) e del Monte Reixa (1.183 m). I versanti meridionali sono ricchi di brevi torrenti che si gettano nel mare, mentre quelli settentrionali declinano dolcemente verso la pianura padana, solcati da corsi d'acqua lunghi e tortuosi……




















 …il cuore del parco è costituito in prevalenza da rocce metamorfiche, dette "ofioliti" o "rocce verdi, il quadro geologico è completato da formazioni sedimentarie di origine marina. Straordinaria è la varietà di ambienti: le zone di crinale ospitano una vegetazione stentata, con praterie di origine antropica e radi faggi arbustivi. Scendendo di quota si possono ammirare estese faggete, castagneti, boschi misti di latifoglie, rimboschimenti a pino nero e a pino silvestre. Sui versanti tirrenici crescono la macchia mediterranea e pinete artificiali a pino…..





….. si trovano qui al loro limite occidentale, mammiferi di piccola taglia più comuni (volpe, donnola, faina, tasso), sono numerosi i cinghiali, i caprioli e, in misura minore, i daini. Il settore meridionale del parco risulta essere uno dei principali punti di osservazione delle migrazioni primaverili degli uccelli e dei rapaci diurni in particolare, nell'ambito del bacino mediterraneo….








….all’ombra dei faggi la salita non molla e raggiungiamo  sulla  “Costa del Giancardo” il bivio per Sassello (390 mt.), dove il cartello indica   2h 30’, scendendo a sinistra verso Casa della bandita (905 mt.) e Colle Bergnon (830 mt.)….















 ….il sentiero coincide in parte con lo spartiacque tirreno-padano e attraversa un bosco intervallato qua e la da alcune radure che permettono di osservare la sotto Savona, l’isola di Bergeggi, l’inconfondibile sagoma del promontorio di Capo Noli e parte dell’arco alpino (Alpi Marittime e Cozie)…..










….arriviamo su un falso piano dove il panorama è a 360°, ci riposiamo qualche minuto in prossimità di una croce di legno e intravvediamo in mezzo al verde poco distante le antenne televisive della vetta che raggiungeremo a breve; il sentiero si allarga e si fa pianeggiante…..ci siamo quasi…..
























….Il monte Beigua  è un rilievo montuoso dell'Appennino ligure alto 1287 m s.l.m., che sorge sullo spartiacque ligure-padano. È la cima più alta del cosiddetto "gruppo del Beigua", di cui fanno parte i vicini monte Grosso (1265 mt.), monte Ermetta (1267 mt.), il bric Veciri (1264 mt.), il monte Avzè (1022 mt.). La vetta si trova al confine tra il territorio comunale di Varazze e quello di Sassello. Fa parte del Parco naturale regionale del Beigua – (Beigua Geopark). Il monte Beigua è attraversato da numerosi sentieri, il più importante dei quali è l'Alta via dei Monti Liguri…..








…..arriviamo sulla piana dove a sinistra arriva il sentiero da Piampaludo (2h 10’), a destra la salita di Alpicella (3h) e se  proseguiamo verso le scale del santuario passiamo in mezzo al campo estivo “Birbe delle Alpi” dove in giusta stagione il movimento  non manca sicuramente…..



…dalle pendici meridionali del monte Beigua nasce il torrente Arrestra, che sfocia nel mar Ligure, facendo da confine fra i comuni di Varazze e Cogoleto e fra le province di Savona e di Genova. Dalle pendici settentrionali nasce il torrente Lajone, le cui acque formano, poco più a valle, la Torbiera del Laione, zona umida di pregio e riserva integrale del parco…..
……è raggiungibile in auto, su strada asfaltata, da Alpicella, frazione nell'immediato entroterra di Varazze, e da Urbe passando per Piampaludo e Prà Riondo. Nel periodo invernale, in caso di nevicate o strada ghiacciata, il tratto Piampaludo-Prà Riondo è chiuso al traffico…..










….sul punto più alto sorge il santuario di “Nostra Signora Regina Pacis”, una piccola chiesa facente parte della diocesi di Acqui. La chiesa si presenta a navata unica con soffitto a cassettoni in legno. È lunga poco più di 10 metri e larga 5. In facciata presenta un porticato sormontato dal campanile di circa 15 metri, la cui campana fu benedetta il 5 luglio 1931. La decisione di costruire l'edificio fu presa da don Antonio Pirotto il 23 luglio 1922 in occasione di un'escursione che si svolgeva sul monte ogni anno in tale data. Nell'aprile dell'anno seguente fu costituito un comitato per la raccolta di fondi e il 22 luglio 1923 fu posta la prima pietra….
….il santuario fu consacrato il 15 agosto 1925, terminato nel 1930 e restaurato nel 1975 a cura dei Carmelitani del Deserto di Varazze che ancora oggi vi officiano. All'interno si trova una statua lignea della Madonna opera dello scultore E. Rungaldier. La statua giunse a Sassello il 19 maggio 1928 e fu trasportata il 1º luglio dello stesso anno in processione sul monte Beigua…..
….la chiesa è collegata alla vicina Croce Monumentale tramite una via Crucis scolpita dall'artista Emilio Demetz e inaugurata nel 1937.




























…..la parte sommitale del monte ospita diversi impianti di trasmissione radiotelevisiva della RAI e di altre emittenti private, che permettono l'irradiazione del segnale in parte della pianura padana, dell'entroterra Savonese e della Corsica settentrionale. Nei pressi della vetta si trova anche l'omonimo rifugio-albergo con annesso ristorante e pizzeria…..
 ….dalla sua cima tondeggiante è possibile osservare, in condizioni di cielo sereno, le due riviere liguri di ponente e di levante, l'arco alpino dalle Alpi Liguri alle Pennine, la pianura padana occidentale, l'Appennino ligure e tosco-emiliano, le Alpi Apuane e la Corsica. Data la vicinanza alla costa ligure (circa 7 km in linea d'aria) la zona del monte Beigua è soggetta a fenomeni atmosferici (nebbie, temporali e nevicate) spesso improvvisi e di intensità notevole. Gli eventi nevosi possono verificarsi anche nei mesi di settembre e di maggio…..



….il ”Tobbio”con i suoi 1092 mt. spicca per la sua grande visibilità , dovuta ai suoi versanti spogli e particolarmente scoscesi; si trova al centro del “Parco naturale delle Capanne di Marcarolo” - 44°35′19.4″N -  8°48′14.94″E….


























….il golfo di Genova laggiù in basso illuminato a specchio dal sole ci guida per un tratto in discesa, ci lasciamo alle spalle il monumento dei “Caduti in Russia” della seconda guerra e districandoci tra costruzioni militari e antenne decisamente fuori luogo ,ritroviamo il sentiero per scendere a Pratorotondo. Tratti di asfaltata molto trafficata (forse perché è domenica) si alternano a piccoli passaggi di sentiero che in una ventina di minuti ci porta sino dietro il rifugio. ….













…..il rifugio è sito nel  cuore del Parco del Beigua, lungo il percorso dell'Alta via dei Monti Liguri e degli Itinerari Europei, la zona del rifugio (1092 mt.) è punto di incontro di un mosaico di paesaggi dai boschi di faggi, alle zone rocciose, ai prati dove è possibile affrontare percorsi non troppo impegnativi. La visuale si estende fino alla costa e al mare. Adiacente alla struttura si trova una sede del Parco e un'area pic-nic, il rifugio ospita sia la ristorazione sia alcune camere al piano superiore. L'edificio è formato da un corpo centrale a due piani, affiancato sui due lati da due corpi di tre piani in muratura e pietre. L'interno ha arredi in legno e un grosso camino nella sala d'ingresso….










…pochi passi di sterrato su una passeggiata che bacia il mare sopra Cogoleto per giungere al nostro fine tappa già prefissato in partenza, il riparo “Casa Miniera”. L’Alta Via continua in direzione Monte Rama e Monte Reixa per arrivare poi al Passo del Faiallo, ma noi ci fermiamo per un meritato spuntino….  





CASA DELLA MINIERA  (44.428053° Nord -  8.596420° Est)
Località terrin (Cogoleto) 1078 mt.
La "Casa della Miniera" fu costruita prima degli anni '40, vicino al sentiero dell'Alta Via dei Monti Liguri, in prossimità della località "Prato Rotondo", a quota 1078 metri d'altitudine. Venne costruita come riparo per gli operai che lavoravano nella miniera di ferro che si trovava in quella zona. Le pietre scure tendenti al colore marrone testimoniano la presenza del metallo ferroso ma ben presto però la miniera fu abbandonata. Il riparo, allora cominciò ad essere utilizzato dalle famiglie di contadini che salivano dalla frazione di Sciarborasca, in estate per la tradizionale "fienagione" cioè il taglio e il trasporto a valle dell'erba dei grandi prati di montagna, che serviva per il sostentamento del bestiame durante l'inverno. Col passare degli anni anche la "fienagione" cessò di essere praticata e fu quindi nuovamente   abbandonata definitivamente, e anno dopo anno senza manutenzione da parte di chi la usava diventò poco più di un mucchio di pietre Questo fino a quando il Gruppo Alpini di Cogoleto non cominciò ad usare quello che rimaneva del riparo Casa della Miniera dopo come sede del loro raduno annuale che si svolge ai primi di luglio ma soprattutto fino a quando la Comunità Montana Argentea decide di ristrutturare il riparo in collaborazione con gli Alpini di Cogoleto.  








…..25 minuti circa di cammino e ci riportiamo in vetta dalle antenne e passata la piana ci prepariamo per la discesa…..lasciamo passare alcuni “bikers” pronti a lanciarsi giù dalle belle discese verso il “Giovo” con tanto di “GoPro” sul caschetto….




…..prima di rientrare definitivamente facciamo una piccola visita alla Croce Monumentale;  è una struttura realizzata in cemento armato  posta a quota 1267 mt., 700 metri ad Ovest della vetta del Monte Beigua, a Sassello, in provincia di Savona. La croce è alta 18,50 m ed ha una apertura di quasi 7 metri. È dotata di una scala interna che conduce ad un braccio dal quale si può spaziare con la vista dalla Corsica a gran parte dell'arco alpino nord-occidentale….
….la struttura fu realizzata tra il 1932 e il 1933, nella base è stata ricavata una piccola cappella sopra la cui porta è incastonato un mattone della Porta Santa di Roma a memoria dell'Anno Santo 1932. La croce è collegata al vicino Santuario della Regina Pacis tramite una via Crucis scolpita dall'artista Emilio Demetz e inaugurata nel 1937….










....salutiamo la costa e veniamo inghiottiti dalla fitta vegetazione , alcune foto qui sotto descrivono la nostra veloce discesa in boschi indimenticabili, molto curati e in ordine….complimenti a chi se ne prende cura ….l’Alta Via e molti sentieri in Liguria sono  ben tracciati, segnalati e  seguiti…. meritano di essere percorsi…..
















……non si poteva non dire due parole del Parco Eolico "5 Stelle"(che ci guarda da mo)  del comune di Stella (SV),  situato nell'Appennino Ligure, nell'alto bacino del torrente Sansobbia. Il suo territorio comunale fa parte della Comunità Montana del Giovo e del Parco naturale regionale del Beigua, dista dal capoluogo circa 12 km. L’area interessata dall’impianto proposto si sviluppa per circa 400 m con un’estensione di circa 3 ha, ad una quota compresa tra 570 e 620 mt.: solo 20 mq di questa area ospitano  le strutture dell’impianto, la maggior parte rimarrà inalterata nella conformazione e destinazione. Il parco eolico si inserisce in un ambiente ad alto contenuto naturalistico. L’area dell’impianto è prevalentemente adibita a prato, circondata da un bosco (pini, lecci, castagni, ecc), con ampie spianate di natura sub-pianeggiante dalle quali si aprono panorami sulla costa; vi sono comprese piccole porzioni di territorio boscato…..