“COLLA
DI PRAGLIA – MONTE PENNELLO –COLLA DI PRAGLIA”
(passeggiatina
della domenica mattina)
Monte
Pennello (mt.995 s.l.m.)
Tempo
di percorrenza 1h 40’
(andata e ritorno)
Dislivello
- (mt. 115)
Segnavia
- (AV) Alta Via dei monti liguri
–
(E 1 - variante) - (E 7) -
parte della tappa 22 (AV))
Periodo
– domenica 6 marzo 2016

….per
raggiungere Colla di Praglia da Genova bisogna percorrere l’autostrada (A 7) in direzione Milano e uscire al casello
di Bolzaneto. Tenere la destra prendendo la
SS-35 per Pontedecimo e proseguire sulla provinciale verso
Isoverde…superato Campomorone svoltare a sinistra sul ponte “delle Ferriere” di
Ceranesi e iniziare a salire verso i “Piani di Praglia”......passiamo la località "Proù René" (dove inizia il
sentiero Naturalistico laghi del Gorzente) e dopo qualche centinaio di metri
sulla sinistra una stradina in leggera discesa ci porta nello slargo sterrato dove
lasciamo la nostra auto…..
…..superiamo
la sbarra e ci incamminiamo verso il mare; passeggiata “domenicale” per tutta
la famiglia, che si svolge per la maggior parte del suo percorso pianeggiante su una comoda carrozzabile sterrata chiusa al
traffico. Il percorso è lungo all’incirca 5 chilometri e fa parte della “tappa
22” dell’alta Via dei Monti Liguri. Unico bivio lo si trova a Colle Gandolfi
(936 mt.) dove si può scendere a destra verso il Passo del Turchino, a sinistra
a San Carlo di Cese o proseguire diritti e in trenta minuti si raggiunge la cima ambita da molti genovesi; Punta Martin
(1001 mt.)….
…..il
Monte Pennello geologicamente è costituito da rocce ultrafemiche del Gruppo di
Voltri (ofioliti a metamorfismo alpino, costituite prevalentemente da
serpentini e serpentinoscisti), mentre, dal punto di vista morfologico, più che
di una vera e propria montagna, con una vetta ben definita, si tratta di un
altopiano orientato in direzione nord-sud, relativamente ampio e caratterizzato
da fianchi scoscesi e a tratti decisamente rocciosi….
….l'altopiano
del Penello è collocato in prossimità dello spartiacque principale
dell'Appennino che ne costituisce il bordo settentrionale; lungo il margine
nord si trovano anche le due aree altimetricamente più elevate del pianoro
sommitale, ossia il Monte Penello vero e proprio (995 m s.l.m.) e la Piazza
(999 m s.l.m.), mentre in direzione sud, l'altopiano è delimitato dal Monte
Fontana Buona (964 m s.l.m.)….
….dall'altopiano sommitale del Penello si sviluppano alcune dorsali secondarie, come quella che separa la valle del torrente Leira da quella del rio Branega o come quella che delimita, ad est, la Val Varenna. Dai fianchi del Penello si staccano anche le cime rocciose di Punta Martin (1001 m s.l.m.) e di Pria Lunga (723 m s.l.m.) ad ovest, collocate nel bacino imbrifero del torrente Leira e, ad est, la cima rocciosa di Punta del Corno (852 m s.l.m.) che domina invece i valloni del Rio Gandolfi e del Rio Cantalupo, nel bacino del torrente Varenna…..
…..in
direzione nord il Penello è collegato alla dorsale principale dell'Appennino,
dalla Colla di Praglia (879 m), attraverso le cime del Monte Foscallo (988 m
s.l.m.), del Monte Sejeu (962 m s.l.m.) e del Monte Proratado (928 m s.l.m.)
che separano la Valle Stura dall'alta Val Varenna e dall'alta Val Polcevera….
….la
sotto il “ Passo del Turchino”, è un
valico posto tra il comune di Masone e il comune di Mele oltrepassato dalla
strada statale 456 del Turchino (ora strada provinciale 456 del Turchino).
È uno dei passi più bassi dell'intera
catena appenninica, tuttavia fino all'epoca moderna gli fu preferito il vicino
Giovo di Masone (676 m s.l.m.), un
altro valico posto circa 2,5 km ad ovest del Turchino, in prossimità del quale
transita l'attuale strada provinciale del Faiallo. L'importanza del passo del
Turchino, come via di comunicazione tra mar Ligure e pianura piemontese risale
quindi a tempi relativamente recenti, ossia al 1872, quando venne aperta la
strada carrozzabile del Turchino, che soppiantò il vecchio tracciato.
….Punta
Martin (qui sopra a sinistra), è un
rilievo ha forma di piramide rocciosa ed è posto sul versante sud-ovest
del massiccio ofiolitico del monte
Pennello del quale costituisce la massima elevazione; la sua mole,
piuttosto imponente, dal momento che si sviluppa per circa 800 m di dislivello,
domina le valli del rio Baiardetta e del rio Martin oltre la località di
Acquasanta e il suo Santuario. Nonostante la vetta si trovi a meno di 7 km in
linea d'aria dal mare, i suoi ripidi fianchi sono caratterizzati da un aspetto
selvaggio e insolitamente alpestre….
….La
Sottosezione di Sestri Ponente del CAI ULE Genova celebra nel 2015 il 90°
anniversario di fondazione….
….è
stato inaugurato il bivacco rifugio Arnaldo Bellani, che si trova sul Monte
Pennello. Il rifugio, ricavato da un ex deposito di armi delle forze armate, è
situato a quota 995 metri sul livello del mare, nelle immediate vicinanze del
sentiero E1 dell'Alta Via dei Monti Liguri dei sentieri Cai e Fie, e si
appresta a diventare un punto di appoggio anche per le escursioni a Punta
Martin e le arrampicate in Baiarda…..
……
A restaurare il Bivacco Bellani ci hanno pensato i volontari della sotto
sezione Cai Ule di Sestri Ponente, il rifugio era già stato restaurato negli
anni '80, ma aveva bisogno di una rinfrescata, così è stato impermeabilizzato il
tetto, rifatta la pavimentazione e installato delle panche al suo esterno per
poter offrire agli escursionisti un buon rifugio. Si sta anche mettendo a punto un piccolo impianto
fotovoltaico per dotarlo di elettricità». «Il bivacco porta il nome di Arnaldo
Bellani, socio ed ex reggente recentemente scomparso».
….qui
sopra il “Monte Figogna (804 m. s.l.m.) è un monte della val Polcevera situato
nel comune di Ceranesi in provincia di Genova. In ligure viene chiamato Monte
Fighêugna. Sulla sua sommità si erge il Santuario di Nostra Signora della
Guardia, importante centro della devozione mariana genovese. La chiesa, con annesso albergo, venne
ricostruita nel Novecento in stile neorinascimentale, nelle attuali forme ben
più grandiose del precedente santuario. All'interno venne affrescata
dall'Arzuffi e dal Santagata. Pare che la denominazione "Guardia"
risalga al fatto che da tempo immemorabile sorgesse su quel monte una torre
d'avvistamento per segnalare l'arrivo di nemici che scendendo dalla Val Polcevera
potessero minacciare Genova. Il monte, per la sua posizione dominante la Val
Polcevera, fu sede di postazioni belliche, ad esempio nel corso degli eventi
legati alla guerra di successione austriaca (1746-1747), quando vi furono
sistemate delle trincee austriache…..
….il
“Monte Tobbio” (qui sopra) rispetto a tutti gli altri
rilievi di questa porzione di Appennino, spicca per la grande
visibilità (dalla pianura antistante), dovuta ai suoi versanti spogli e
particolarmente scoscesi. Sulla cima vi è una chiesetta edificata nel 1897 e
dedicata a Nostra Signora di Caravaggio e un rifugio d'emergenza di proprietà del
Club Alpino Italiano di Novi Ligure. Dalla sua cima si possono scorgere sia il
golfo di Genova, distante soli 18 km in linea d'aria, che le colline della
Langa e del Monferrato che vaste porzioni dell'arco alpino e, in giornate di
eccezionale visibilità, la Corsica.
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