SENTIERO
“PIER GIORGIO FRASSATI”- VAL MAIRA 2016
Gran
Pausa (2055 mt.)
Passo
della Cavalla (2561 mt.)
Colle delle Munie (2531 mt.)
Bivacco R. Bonelli (2330 mt.)
Lago d’Apzoi (2303 mt.)
Lago Visaisa (1916 mt.)
Colle delle Munie (2531 mt.)
Bivacco R. Bonelli (2330 mt.)
Lago d’Apzoi (2303 mt.)
Lago Visaisa (1916 mt.)
Tempo
di percorrenza 5h 30’
Dislivello
– ( 915 mt.)
Segnavia
– (sentiero Frassati) – (S 13)
Periodo
– Domenica 12 Giugno 2016
Distanza – 13,8 km.


Distanza – 13,8 km.
….Pier
Giorgio Frassati nasce il 6 aprile 1901 a Torino e muore per malattia all'età
di 24 anni il 4 luglio 1925. La sua è un'esistenza breve ma vissuta
intensamente, profusa nello studio, nell'impegno politico e sociale, nella
preghiera, nella costante attenzione e dedizione verso i poveri e gli ammalati….
….estasiato
dalla grandezza delle montagne, amante dello sport e di tutto ciò che può
stimolare l'uomo ad avvicinarsi a Dio, la sua vita è una testimonianza continua
di fede autentica ed essenziale, vissuta pienamente nella gioia che sgorga
dall'insegnamento di Gesú Cristo….
Il
20 maggio 1990 Giovanni Paolo II, lo proclama Beato. La sua salma è trasportata
da Pollone (Biella), sua città, nel Duomo di Torino….
….partendo
da Genova, imbocchiamo l’autostrada
Ge-Ventimiglia A 10 con la prima
deviazione a Savona verso Torino; la “Verdemare” A 6 ci porta fino al raccordo poco dopo Carrù con la (A 33) che punta Nord-Ovest verso
Cuneo. Seguono le indicazioni per Caraglio (oppure da Mondovì per Borgo S.
Dalmazzo e quindi Caraglio), quindi si raggiunge Dronero e da qui si imbocca la
Val Maira verso Acceglio….
…la
strada prosegue tortuosa nella stretta valle fino al piccolo borgo di Saretto
(mt. 1533); giriamo a sinistra prima del lago artificiale. Saliamo per poche centinaia di metri su strada asfaltata che ci porta fino al campeggio delle “fonti
del Maira”; un piccolo laghetto presenta l’area campeggiabile (mt.1645). Si
prosegue a piedi per un sentiero che con una piccola rampa sale fino ad un’antenna
ben visibile….
…Borgata
Saretto di Acceglio porta il nome ai "Patti di Saretto" , siglati il
31 maggio 1944 fra i comandi partigiani italiani e francesi a seguito di tre
incontri clandestini sulle terre di confine (Colle Sautron, Barcellonette e
Saretto): un segnale forte della Resistenza militare e soprattutto politica
contro l'occupazione germanica e il regime fascista. Testimoni della storia di
quegli anni sono il cimitero militare sulla salita che porta alle Sorgenti del
Maira, la fitta rete di fortificazioni e la strade militari che salgono al
Passo del Sautron . Oggi sono sentieri della pace, dove gli escursionisti
transitando si fermano e cercano in quei ruderi tracce di una folle sfida non
soltanto fra i popoli, ma anche alla natura e alle insidie climatiche dell'alta
quota…
….un
itinerario percorso da sempre, al termine della bella stagione, da gruppi di
uomini, donne e bambini che emigravano in Francia alla ricerca di lavoro
durante i mesi invernali; a loro ricordo rimane una lapide ai piedi del colle e
molte pagine di una storia mai scritta….
....Saretto,
sulla strada fra Acceglio e Chiappera, ci accoglie con il bel lago artificiale,
le copiose Sorgenti del Maira e il loro bosco incantato con le grotte di
travertino, i bacini glaciali dei laghi Visaisa e Apzoi e al Colle delle Munie
che svalica in Francia, le gite al Colle del Ciarbonet-Punta Midia , o ancora
il facile anello verso Chiappera. Gta, Sentiero Frassati, Roberto Cavallero,
Percorsi Occitani sono alcuni dei sentieri che passano per Saretto....
…..evitiamo
la salita per il Visaisa (già fatta in passato), e prendiamo a destra su una vecchia rotabile ex-militare che sale verso il vallone
del Colle del Soutron. Durante la salita, è possibile godere di una stupenda
vista dell'alta Valle Maira con in primo
piano il gruppo quarzistico Castello - Provenzale; si giunge così, presso il
primo tornante, alla Sorgente “Pausa (1950 mt.)” dove troviamo una piccola
Madonnina….
….la rotabile, iniziata nel 1940 e mai
terminata, doveva servire le varie opere fortificate facenti parti della prima
linea difensiva della Val Maira, realizzate a protezione del Colle del Sautron
e dei valichi immediatamente a Sud Eet di questo, fino al Colle delle Munie. Il
tracciato doveva salire da Saretto alla Sorgente del Baciasse, da dove avrebbe
dovuto diramarsi una via di comunicazione di pari importanza verso il Passo
della Cavalla ed un'altra di minor importanza in direzione del Colle del
Sautron….
…..svariati tornanti e sentieri che accorciano il
percorso salgono il pendio detritico inerbito da un verde brillante che
conduce al Vallonasso del Monte Sautron.
Proseguendo in circa venti minuti si
arriva su un tratto pianeggiante da dove, sulla sinistra, si segue il sentiero
che in pochi minuti conduce alla fontana del Baciasset con il caratteristico
tronco cavo….
……proprio
all'imbocco del vallone, si lascia
definitivamente il percorso ex-militare e si prende la mulattiera che si stacca
sulla sinistra. In prossimità dei ruderi di un piccolo edificio ex-militare si
arriva a lambire la rotabile, lasciandola tuttavia sulla destra per imboccare,
verso sinistra, il sentiero per il Colle del Sautron. Si sale tra le verdi
praterie dei “ Prati Murtier”….
….una
escursione mediamente impegnativa, dapprima su vecchie rotabili ex-militari,
quindi su discrete mulattiere e sentieri. Distesa di praterie circondate da
ripidi pareti sono lo scenario per buona parte del percorso, che resta comunque
sempre di grande interesse. Numerosi i resti delle fortificazioni realizzate
per il secondo conflitto mondiale…..
….dalla
“Grange Pausa 2055 mt.”, lasciato
il ramo che prosegue diritto per il Colle del Sautron (S16), si prende a
sinistra il sentiero per il Passo della Cavalla ( S17). Si sale decisi tra
pendii prativi fino alla base di un costone detritico, che si risale con un
unico lungo traverso in diagonale qua e la innevato. Giunti sul grigio colletto
si prosegue in leggera salita in
direzione Sud-Ovest…..
….la
proposta di intitolare a Pier Giorgio Frassati alcuni itinerari escursionistici
situati in diverse località montane d'Italia è stata avanzata dal Club Alpino
Italiano. Il primo sentiero è stato realizzato a Sala Consilina, in provincia
di Salerno nel 1996.
Gli
aderenti dell'Azione Cattolica di Fossano, da quarant'anni presente ad Acceglio
con attività estive rivolte a ragazzi, giovanissimi, giovani e adulti della
diocesi, facendo propria questa iniziativa hanno pensato di dedicare al Beato
Pier Giorgio Frassati uno dei tanti sentieri percorsi ogni anno durante le gite
programmate all'interno dell'attività dei campi…..
….in
Piemonte esistono altri sentieri intitolati a Pier Giorgio; uno a Traves in
Valle di Lanzo ed uno in provincia di Biella, si sviluppa da Pollone fino alle
pendici del Monte Mucrone, luoghi che videro le prime escursioni del giovane
Frassati….
….ci
lasciamo a sinistra la croce (dedicata ai due parroci di Caraglio 1964-2004) che
guarda il Vallone del Maurin, attraversando una lunga distesa di detriti e una conchetta
prativa. La salita a questo punto riprende a sinistra verso il “Passo della Fea” (2493 mt.)
e a destra, tra tanta neve che non pensavamo
di incontrare, giungendo fin sotto ad
una grossa casermetta difensiva posta a ridosso delle rocce, che fa da
guardiana al “Passo della Cavalla”
(2539 mt.) ….
La
strada ex-militare 201
Il
Centro 5 e il Centro 4 del Vallo Alpino. Sul passo sono ubicate tre cisterne
per l'approvigionamento idrico ed un piccolo osservatorio. Nei pressi si
trovano anche i resti del Centro 5 della Cavalla, il cui ingresso è posizionato
poco sopra la casermetta e i cui due blocchi d'armi sono stati distrutti al
termine del secondo conflitto mondiale, a seguito del Trattato di Parigi del
1947. Assieme ai vicino Centro 4, aveva il compito di sbarrare gli accessi
provenienti dal Colle delle Munie sia con armi anticarro che con mitragliatrici.
La presenza di filo spinato sparso un po' ovunque è una ulteriore testimonianza
dell'importanza strategica che rivestiva il passo e, con esso, l'intera dorsale
compresa tra il Colle del Sautron e il Colle delle Munie.
[Strade e sentieri del Vallo Alpino]
………arrivati al passo,
proseguiamo sul sentiero di destra per raggiungere il Colle delle Munie (2531
mt.) , scartando su una lunga pietraia la
salita del Soubeyran che guarda il
confine dai suoi 2701 metri.
…..(il
nome deriva dalle monache di un monastero di Dronero, "Munie" in
dialetto occitano, che un tempo avevano in concessione questi pascoli, già a
partire dal XV secolo)…..
…..la
revisione dei confini tra Stato Sabaudo e Francia…negli anni 1823-1825 è stata
attuata una revisione dei confini tra Stato Sabaudo e Francia, che ha visto
impegnati gli ingegneri militari di entrambe le parti in una ricognizione sui
luoghi. La revisione è stata la conseguenza della Restaurazione del 1815,
seguita alla sconfitta di Napoleone. Il lavoro diplomatico ha portato alla
stesura di descrizioni dei confini, carte geografiche e sistemazione di cippi
confinari lungo tutto l'arco alpino, posizionati in modo che da ciascuno si potessero
vedere quello precedente e quello successivo. Su ogni cippo erano impressi gli
stemmi delle rispettive casate regnanti: da un lato il giglio di Francia,
dall'altro la croce Sabauda…
...al
colle, incontriamo due giovani amici francesi provenienti da “Larche” in procinto di stappare una bottiglia di “Cote du Rhone villages”.
Noi decidiamo di fare la nostra pausa con pisolino ai bordi del lago superiore
delle Munie (2446 mt.)…..
…..regno
incontrastato delle marmotte che numerose sbucano dalle loro tane e corrono per
i prati in ogni momento della giornata stando sempre guardinghe….
….dal
colle delle Munie, dal quale, sul versante francese, è visibile il bellissimo
lago Raculaye (2502 mt.), verso sinistra si inizia il tratto discendente del percorso. Il
sentiero aggira due laghetti per giungere con una leggera deviazione al lago
delle Marie, caratterizzato da una freschissima sorgente …….Riprendendo il sentiero,
dopo un breve tratto si giunge in vista del Lago Apzoi ancora mezzo ghiacciato,
dominato dal Monte Oronaye ( 3100 mt.) e
dal caratteristico rifugio Bonelli. Lasciatoci alle spalle il lago e il piccolo rifugio, si apre davanti
a noi il vuoto. Una fotografia dei panorami più pittoreschi delle montagne
cuneesi davanti a noi ci lascia senza fiato,
e ci fa capire quanto ancora è lungo il sentiero per arrivare giù al
campeggio da dove siamo partiti…..
….il
bivacco R. Bonelli edificato per
iniziativa privata, fu inaugurato nel 1987;
sorge sulle sponde del lago di Apzoi (Apsoi) in comune di Acceglio. È
una struttura in legno, con tetto a due falde, dotata di impianto elettrico
alimentato da pannelli fotovoltaici …..si trova sul percorso del sentiero
Roberto Cavallero, del quale costituisce il punto d'appoggio per il
pernottamento tra la seconda e la terza tappa. Mediante questo sentiero, è
possibile la traversata da e verso i punti tappa attigui, ovvero il bivacco
Barenghi ed il bivacco Enrico e Mario. Si trova inoltre sul percorso del
sentiero Pier Giorgio Frassati della valle Maira, un percorso ad anello con origine
alle sorgenti del Maira….
…nei
pressi del bivacco sorgono i resti di alcune opere del “Vallo Alpino del
Littorio”. Si tratta delle opere dei centri del Passo della Cavalla e delle
Munie, costituiti da alcune casermette della Guardia alla Frontiera e da
diversi malloppi di opere difensive (postazioni per mitragliatrice e cannone
anticarro), in gran parte demoliti dopo la seconda guerra mondiale…..
….vallo
Alpino del Littorio, noto anche brevemente come Vallo Alpino (in franc. Val
Alpin o Mur des Alpes), è un sistema di fortificazioni formato da opere di
difesa (bunker), voluto da Mussolini e costruito durante il ventennio fascista
prima della seconda guerra mondiale per proteggere il confine italiano dai
paesi limitrofi, cioè Francia, Svizzera, Austria e Jugoslavia….
….il
termine "vallo" deriva dall'antica costruzione difensiva romana
denominata vallum. Pur essendo stato costituito nel 1931, la denominazione
Vallo Alpino del Littorio venne ufficializzata solamente il 13 marzo 1940. Prima
della seconda guerra mondiale, le opere di difesa erano presidiate dal corpo di
Guardia alla Frontiera, specificatamente creato per il presidio delle opere
fortificate, il cui motto era «Dei sacri confini guardia sicura». La situazione
geopolitica venutasi a creare nel dopoguerra portò al ripristino parziale e
alla messa in funzione delle opere dell'ex Vallo Alpino Settentrionale, che
tornarono operative dall'inizio degli anni 1950 fino al 1992, presidiate da
reparti appositamente dedicati allo scopo…..
….il
lago Visaisa si trova in una conca assai incavata posta nel vallone laterale
detto Vallonasso di Visaisa; questa conca ha il ciglio ad una quota di 1938 m,
ma il livello di massimo invaso, per via dell'elevata permeabilità delle rocce,
si trova una ventina di metri sotto. La conca che ospita il lago, impostata su
rocce calcareo-dolomitiche, deriva probabilmente da una precedente cavità di
origine carsica, poi ampliata dai ghiacciai durante le ultime glaciazioni. Il
lago ne occupa l'estremità settentrionale, racchiusa tra alti versanti
detritici; il resto della conca, che poi termina contro le pareti dell'Auto
Vallonasso, è occupata da piccoli boschetti di larici…..
….sono
assenti immissario: il lago è alimentato per via sotterranea dalle acque
filtrate dal sovrastante Lago d'Apsoi, e sempre per via sotterranea queste
acque filtrano sgorgando alla valle nell'abbondante risorgenza detta Sorgenti
della Maira….
……il
lago presenta importanti variazioni di livello secondo le stagioni, che
raggiungono anche i 10 metri dal momento di massima piena al momento di massima
magra. Per via di ciò, si può affermare che la profondità massima del lago sia
di molto superiore dei 15 metri indicati da Gian Carlo Soldati in I laghi
alpini della Provincia di Cuneo: nonostante la variazione di livello sia enorme,
il lago rimane comunque profondo e abbondante d'acqua. La profondità massima si
può stimare intorno alla trentina di metri…..
…..
alla nostra sinistra i resti del
“Rifugio Umberto Principe di Piemonte”; che nei primi decenni del 1900
aprì la strada del turismo escursionistico in Valle Maira, prima che i presagi
della Seconda Guerra Mondiale segnassero la fine di questa incredibile magia. Il
rifugio venne inaugurato il 25 Giugno
del 1911, ma nell’estate del ’28 venne dato alle fiamme da
ignoti…."La montagna è bellezza, divertimento nella natura, contemplazione
delle vette che si specchiano nel lago a due passi dai nevai alpini";
questo lo spirito che animò la guida alpina “Silvio Turra” con tutta la sua
famiglia....
…dopo
avere percorso la veloce e
suggestiva discesa lungo la pietraia che
guarda “il Visaisa”, superiamo la piana del “Principe di Piemonte” e ci
prepariamo all’ultimo salto, continuando sempre in mezzo ai verdi larici che ci
rinfrescano visto la giornata molto calda (pur essendo Giugno). Arrivati al
bivio con la vecchia rotabile
ex-militare non proseguiamo diritti giù da dove siamo venuti; ma girando a
destra la seguiamo sino dietro al campeggio…..
SORGENTI
DEL MAIRA (1630 mt)
….Grande
prato situato vicino a un bosco e adiacente alle sorgenti “MAIRA”. Quiete,
libertà, amicizia e folclore vi aspettano per la vostra vacanza serena, unica
ed economica. Miglior posto per tende e roulotte; montagna, natura
incontaminata, fauna e flora delle Alpi, acqua pura di sorgente sono semplici
cose che si trovano nei 2 campeggi che fra di loro distano solo 3 km.
Ambedue
i campeggi sono base ideale per partenze per escursioni a piedi o con MTB,
seguendo i percorsi occitani, il sentiero GTA, e tante altre vecchie
mulattiere. Il ben conosciuto dente Croce Provenzale vi invita ad arrampicare.
Da scoprire le selvagge alpi dell ovest tra Italia e Francia. Guide Alpine sono
a disposizione per renderci i tour piu’ piacevoli e in sicurezza….
…prima di partire per tornare a Genova
ci fermiamo dai nostri amici della “TAVERNA
del CIOUCH” nella
Borgata Saretto, qui possiamo gustare invitanti taglieri di salumi e formaggi,
berci una birra in compagnia e mangiare un’ottima pizza per uno spuntino veloce….per chi ha più
tempo il ristorante non è da perdere….qui troviamo Ospitalità, Buona Cucina,
Ambiente Famigliare, Bella Gente, Buona Birra e ......Gentilezza e Professionalità.......
— con La Taverna
du Ciouch