giovedì 15 gennaio 2015

Agueta - Passo della Gava 2014



“ANELLO”

A (mt.250 m.l.s)  lago della Tina (mt.348 m.l.s.)  passo della Gava (mt.752 s.l.m.)

- dislivello 502 mt.
-Tempo di percorrenza 4h 30’
-Segnavia  (C 2) da interpretare all’inizio
- periodo 12 gennaio 2014

 







......partendo da Genova bisogna percorrere l’autostrada A10 in direzione Ventimiglia e uscire  al casello di Arenzano. Alla rotonda svoltare a destra direzione Cogoleto e risvoltare a destra seguendo le indicazioni “ospedale della Colletta”. Prestare attenzione sulla sinistra dopo una farmacia alla strada che sale verso il “centro ornitologico”….proseguire in salita con cautela visto la grandezza della strada e raggiunto il ristorante “Agueta de Sciria”,  parcheggiare  la macchina nel piazzale.....














































…la località Agueta è uno spiazzo dove si suggerisce di lasciare l'auto per chi accede al Centro ornitologico. L'area, caratterizzata da coltivi termofili e boscaglie termo-mesofile, accoglie tra i nidificanti l'Assiolo, il Succiacapre, la Sterpazzolina e lo Zigolo nero. Fra i migratori, sono osservabili praticamente tutte le specie di Passeriformi che transitano o fanno scalo nella zona in primavera, ma particolarmente Motacillidi, Irundinidi, Muscicapidi, Turdidi, Silvidi, Lanidi; è utile anche per valutare l'entità del passaggio, nonché per comprendere le rotte seguite dai migratori, prima di proseguire. Continuando sulla strada asfaltata per 300 metri si arriva al serbatoio del Curlo, situato in notevole postazione panoramica verso sud e ovest. Esiste un'area attrezzata per il pic-nic a fianco della strada: la collina del Curlo (Cima Goetta) è abituale luogo di ritrovo per birdwatcher di mezza Italia soprattutto a marzo, durante la migrazione primaverile del Biancone….























…..nel comprensorio del Parco del Beigua esiste una fitta rete escursionistica che si sviluppa per circa 500 km e permette di ammirare ed apprezzare le bellezze ambientali e storico-culturali del comprensorio. Percorrere i sentieri del Parco è come sfogliare un magnifico libro in cui sono raccontate e rappresentate la storia dell'uomo e della natura. Per valorizzare questo patrimonio il Parco del Beigua è intervenuto realizzando percorsi attrezzati, supportati da pannelli e materiali divulgativi, che consentono al visitatore di apprezzare al meglio alcuni degli elementi naturalistici, storici e culturali visibili lungo il tracciato prescelto.
All'interno dell'area protetta e nel comprensorio circostante sono presenti strutture ricettive, rifugi e ripari non custoditi che consentono agli escursionisti di poter programmare soste prolungate per poter meglio apprezzare la rete sentieristica del Parco. L'Ente Parco del Beigua ha altresì allestito numerose Aree Verdi attrezzate in cui è possibile trascorrere momenti  di relax e ristoro in piena armonia con la natura circostante….




















….da qui in località Agueta inizia la nostra giornata in scarponcini percorrendo i primi 100 mt. su strada asfaltata fino a raggiungere la bacheca della comunità montana dell’Argentea, sulla sinistra inizia il percorso sterrato …..
…..se si riesce ad arrivari li giusto appena prima che faccia chiaro si riesce a scorgere nella salita sucessiva al ruscello un’alba dietro ai pini marittimi eccezionale ….























…tutta la salita  ci propone a destra del massicio monte Argentera (mt.1082),  su un sentiero piccolo ma pulito e molto divertente …soprattutto per il cane!
…..passiamo il torrente Lerone e finalmente ci divertiamo a salire un po’ in direzione monte Reixa (mt. 1183)….



…il Lerone nasce a circa mille metri di quota sul lato meridionale del passo della Gava, nei pressi del monte Reixa. Si tratta della zona dove lo spartiacque tra il bacino del mar Ligure e la valle Padana si spinge più vicino al mare. Il torrente scende verso sud con pendenza piuttosto accentuata. Poco prima della foce riceve da destra il suo principale affluente, il rio Lerca, e percorre l'incisione profondamente erosa dove sorge l'ex stabilimento industriale Stoppani, in via di smantellamento ma che ancora desta preoccupazioni su possibili inquinamenti. Poco prima della foce viene scavalcato in rapida successione dall'autostrada dei Fiori, dalla Ferrovia Genova-Ventimiglia e dalla Via Aurelia, gettandosi infine nel Mar Ligure tra Cogoleto e Arenzano…..


















….il monte Argentea è una montagna dell'Appennino ligure, alta 1.082 mt. s.l.m., nella parte occidentale della provincia di Genova…
…l'Argentea si trova leggermente discosto verso sud dallo spartiacque principale appenninico ligure - padano. La vetta ha la forma di un breve cresta allungata in direzione nord-sud, e costituisce una panoramica balconata sul mar Ligure e sulla costa del Genovesato. La montagna è interamente compresa nel comune di Arenzano. È una delle cime che fanno parte del gruppo del Beigua, e appartiene alla catena che va dal passo del Faiallo al passo del Giovo, laddove lo spartiacque tirrenico - padano raggiunge la minore distanza dalla costa tirrenica di tutto il suo sviluppo.
Dal punto di vista geologico fa parte del gruppo di Voltri, con prevalenza di serpentiniti; per il suo interesse orogenetico, la zona è stata oggetto di approfonditi studi geologici da molti anni. Dal punto di vista vegetazionale, l'Argentea presenta la tipica macchia mediterranea, con rari boschi di conifere presenti lungo le sue pendici che digradano verso la costa….





















 Poco prima di arrivare al passo incontriamo il riparo “Cà da Gava” vicino ad un invaso artificiale con funzione antincendio dove ci fermiamo a fare uno spuntino.
 Il passo della Gava è un crocevia di sentieri all’interno del parco del Beigua, che collegano il mare con l’alta  valle Stura incrociando l’alta “via dei monti liguri” dal passo del Faiallo (mt.1061) al monte Rama (mt.1150) …



















….. il riparo  Saiardo-Gilwell è situato a 890 m di quota su una traccia di sentiero che collega l'itinerario "Passo della Gava - Passo del Faiallo" (segnavia due cerchi rossi pieni) e l'itinerario "Voltri – Monte Reixa" (segnavia X rossa)….
…costruito nella seconda metà del 1800 sia per la fienagione, sia per portare il bestiame al pascolo, il casolare presentava dimensioni leggermente maggiori rispetto agli altri ripari del territorio: i due piani e la piccola stalla adiacente permettevano ai contadini e ai pastori di fermarsi sul posto anche per periodi lunghi. Fino al secondo dopoguerra, venne usato da una famiglia di Sambuco che aveva ottenuto dal Comune di Genova, proprietario del terreno, la concessione allo sfalcio dell'erba…..





















 ….il casolare restò abbandonato fino al 1973, anno in cui venne scoperto da una squadriglia del "Riparto" Asci di Arenzano, che cercava riparo dalle intemperie. Scattò immediatamente lo spirito di avventura di quel manipolo di esploratori! Al rientro in sede ne parlarono con l'allora Capo Riparto Pinuccio Durante, che riuscì a vedere in quei quattro sassi ancora più di ciò che videro i ragazzi. Insieme decisero che quel riparo sarebbe diventato un vero rifugio, il loro rifugio, e fu così che al nome originario – Saiardo - venne da essi aggiunto il secondo – Gilwell - in ricordo del casato inglese del fondatore dello scoutismo…..




















 …..proseguendo il nostro anello, ci prepariamo a rientrare percorrendo in discesa la strada forestale “molto suggestiva”   che si inoltra dentro la foresta demaniale del “Lerone”, dove  in breve tempo ci porta presso il “centro ornitologico  di educazione ambientale del parco del Beigua” dove il cartello “riparo Cianella” ci fa deviare per tornare sul piazzale dove abbiamo lasciato l’auto…..




































….questo punto di avvistamento dall'avifauna migratoria viene posto in corrispondenza del vero e proprio crocevia di itinerari che conducono verso Voltri, al Passo del Faiallo e sul versante padano in valle Stura. Lungo le dorsali arrotondate rilievi circostanti nidificano specie di pregio naturalistico come il calandro, lo strillozzo, il culbianco, e l'ortolano…..scoperto nel 1973 dagli scout di Arenzano appartenenti all'Asci (Associazione Scout Cattolici Italiani), il riparo  è stato "ereditato" prima dal Gruppo Agesci e poi dalla Sezione Cngei: una lunga storia di amicizia e di cura, che continua ancora oggi…









Nessun commento:

Posta un commento