“PASSO DEL TURCHINO – COLLE GANDOLFI – COLLA DI PRAGLIA”
Passo
del Turchino galleria (mt. 532
s.l.m.) - Passo vero (mt.594 s.l.m.)
Colle
Gandolfi (mt.936 s.l.m.)
- tempo di percorrenza 4 h 30’ (con ritorno)
- dislivello
mt.404
-
Tappa 22 (AV)
-
periodo – domenica 17 maggio 2015
Partendo
da Genova in macchina dobbiamo portarci sulla “A 26” direzione Alessandria e
uscire al casello di Masone. Alla rotonda girare a destra verso il comune
indicato, proseguire in salita (unica direzione) verso il Passo del Turchino.
Troviamo ormai davanti a noi la nuova galleria, poco prima svoltare a sinistra
e in un centinaio di metri si arriva alla non più trafficata vecchia galleria….dove
possiamo tranquillamente lasciare l’auto senza creare disturbo per il traffico….
……Il
passo del Turchino è un valico posto tra il comune di Masone e il comune di
Mele oltrepassato dalla strada statale 456 del Turchino (ora strada provinciale)
che collega Isola d'Asti a Genova Voltri attraverso Acqui Terme e quindi Genova
con il settore sud-occidentale della provincia di Alessandria e con Asti. Il
toponimo è di origine incerta, il valico lo riprende dal soprastante monte
Turchino, un'altura di (mt. 672) che divide le valli dei torrenti Gorsexio e
Ceresolo (bacino del Leiro) dalla valle Stura…
……una
piccola rampa dentro la boscaglia ci porta sopra il tunnel dove troviamo una sbarra che ci indica l’inizio della nostra camminata
verso “Colla di Praglia” ….ci incamminiamo all’ombra dei castagni su una facile
mulattiera che con Sali e scendi ci porta al “Colle del Veleno” o” Giovo Piatto”
in meno di 45 minuti….
…...dopo
poche centinaia di metri sulla destra è possibile ricordare un soldato russo
dal nome ignoto fucilato e seppellito qui dai tedeschi durante e la seconda
guerra mondiale…
…..usciti
dal bosco percorriamo in discesa un bel prato verde fino a raggiungere il cartello (anello delle Giutte), alla nostra destra si inizia a vedere
il mare e il profilo della salita a “Punta Martin” dal Santuario dell’Acquasanta
(gita peraltro gia fatta e molto bella)….
….finalmente
inizia un po’ di salita seria, con il sole basso in faccia (vista l’ora) e con
un bel maestrale che tende l’erba ci rinfresca la salita verso il versante
sud del “Bric Strambè” passando la piccola depressione del “Fosso del Morto” ….
….il
percorso non è particolarmente faticoso e, nelle giornate limpide, offre
panorami vastissimi. Occorre tuttavia tenere conto delle condizioni
meteorologiche spesso instabili. Queste montagne al confine tra Mediterraneo e
Pianura Padana sono esposte a correnti di ogni provenienza, che qui spesso si
scontrano, dando luogo a venti fortissimi, nebbie improvvise o piogge
abbondanti. A dispetto delle quote relativamente basse si tratta di “montagne
vere”, che vanno affrontate, soprattutto d’inverno, con una buona preparazione
e un’attrezzatura adeguata….
…..arrivati
a “Colle Gandolfi” (mt. 936) - ( 1 h 28’) diamo uno sguardo giù in basso a Genova, il "maestrale" che ci ha accompagnato quassù sta ruotando in "grecale" e non ci accorgiamo quindi del sole molto caldo...... giriamo a sinistra sul versante sud–est del Monte
Foscallo per Colla del Proratado (897 m) – Colla del Canile (844 m)….ci dirigiamo quindi verso Praglia su una leggera carozzabile che tra sali e scendi offre sempre una vista interessante....
…..splendido
panorama quello del “Santuario della
Madonna della Guardia” - è il più importante santuario mariano della Liguria e
uno dei più importanti d'Italia. Edificato sulla vetta del monte Figogna, a 804
m s.l.m., è situato nel territorio del comune di Ceranesi, a circa 20 km da
Genova. Il santuario, retto attualmente da mons. Marco Granara, è così chiamato
poiché il monte Figogna, sul quale sorge, era nell'antichità un punto
strategico per l'osservazione di navi o di eserciti nemici. Sulla terrazza
antistante è situato un punto panoramico dal quale, nelle giornate limpide, si
può ammirare il panorama sulla sottostante città di Genova con un raggio che si
apre sulle riviere di ponente e di levante…..

….i
Piani di Praglia (in ligure Cén de Prâgia) sono un altopiano, che si sviluppa
tra i 780 ed i 900 mt. s.l.m., in prossimità dello spartiacque ligure-padano
nel territorio metropolitano genovese. Geograficamente costituiscono la testata
della valle Stura, mentre i rilievi che fanno di contorno alla conca dei Piani
di Praglia separano il bacino imbrifero dello Stura da quelli del Polcevera e
del Gorzente….
…i
Piani di Praglia si raggiungono tramite la
strada SP 4 che sale da Pontedecimo e Ceranesi oppure percorrendo la strada SP
69 che da Campo Ligure conduce alle Capanne di Marcarolo, in provincia di
Alessandria, sono inoltre raggiungibili sia da Bosio sia da Voltaggio,
attraverso le SSP 165 e 167 che collegano i due centri abitati del Basso
Piemonte con le Capanne di Marcarolo, attraverso la Colla degli Eremiti e il
Sacrario della Benedicta, quest'ultima via d'accesso è però chiusa nei mesi
invernali, in presenza di neve o ghiaccio, nel tratto compreso tra la Colla
degli Eremiti e la Benedicta…
…..dall'altopiano
sommitale del Penello si sviluppano alcune dorsali secondarie, come quella che
separa la valle del torrente Leira da quella del Branega o come quella che
delimita, ad est, la Val Varenna. Dai fianchi del Penello si staccano anche le
cime rocciose di Punta Martin (1001 m s.l.m.) e di Pria Lunga (723 m s.l.m.) ad
ovest, collocate nel bacino imbrifero del torrente Leira e, ad est, la cima
rocciosa di Punta del Corno (852 m s.l.m.) che domina invece i valloni del Rio
Gandolfi e del Rio Cantalupo, nel bacino del torrente Varenna…..
….Punta
Martin (1001 mt. s.l.m.) è un rilievo
appenninico della provincia di Genova e si trova nell'entroterra di Genova Pra'
e si erge a nord-est dell'abitato dell'Acquasanta. Amministrativamente gran
parte di questo rilievo, inclusa la vetta, rientra nei confini amministrativi
del Comune di Genova, tuttavia il crinale - che dal letto del Rio Martin si
sviluppa fino all'anticima ovest, attraverso Cima Legea e Rocca Calù - si trova
amministrativamente nel comune di Mele: in particolare, proprio l'anticima
ovest (933 mt. s.l.m.) costituisce il punto altimetricamente più elevato del
territorio di questa municipalità…..
…il
rientro verso il Turchino è gran parte in discesa e quindi abbastanza veloce
anche perché il sole inizia a essere caldo, la tappa 22 dell’Alta Via non è stata
troppo faticosa, percorsa nel mese di maggio ha sicuramente il suo fascino….
