“CAMOGLI - SAN FRUTTUOSO”
Camogli – Pietre strette (464 mt. s.l.m.) –
San Fruttuoso
- tempo di percorrenza 3 h (con rientro in
battello)
- segnavia (cerchio rosso vuoto)
- periodo 26 Aprile 2008

….questo itinerario è un po’ meno spettacolare di quello delle batterie e quindi più adatto alle famiglie con bambini piccoli. Una volta usciti dalla stazione giriamo a sinistra e in discesa ci dirigiamo verso la caserma dei carabinieri, via S. Bartolomeo che costeggia il torrente Gentile ci conduce verso la scalinata di San Rocco……
….ci inerpichiamo
piano piano su per questa “creùza” di circa (800) gradini tra stretti confini
di muri a secco, terreni e abitazioni. In una trentina di minuti raggiungiamo
la chiesa parrocchiale di San Rocco, con vista panoramica sul Golfo Paradiso.
Edificata nel 1863 sul luogo di una preesistente cappella del XV secolo, già
dedicata a san Rocco, conserva al suo interno un monumentale cornicione
marmoreo di Bernardo Schiaffino che racchiude il dipinto Madonna della Salute
di Carlo Dolci…..

…..un forno nelle
immediate vicinanze non ci fa mancare una sleppa di foccaccia che ci mangiamo
gustandoci il panorama su Camogli……lasciamo il sentiero per punta Chiappa e le
Batterie alla nostra destra e fiancheggiando la chiesa saliamo in direzione “la
Gaixella”…...

….ci lasciamo fichi e ulivi alle spalle mentre una “Via Crusis” con mattonelle dipinte a mano ci accompagna nel bosco.
……senza affrontare
grosse pendenze raggiungiamo un’area di sosta con tavoli in località “Gaixella”
(412 mt.) e dopo neanche 15 minuti
raggiungiamo i due grossi massi di “Pietre Strette”(464 mt.)….ci troviamo a
questo punto al crocevia di diverse destinazioni…..
……scegliamo la
discesa verso San Fruttuoso , raggiunta località “Caselle”, usciti dal bosco
iniziano dei ripidi tornanti con punti a tratti panoramici dove si scorge la
sotto il battello ormeggiato che stiamo per raggiungere …..
……insieme al
ruscello arriviamo dalla “Torre Doria” (risalente al XVI secolo) che
raggiungiamo con una ripida scalinata che collega l’Abbazia al borgo dei pescatori ……
…..la torre di
Andrea Doria è stata edificata nel 1562 dagli eredi dell'ammiraglio, Giovanni
Andrea e Pagano, per difendere il borgo e la sorgente di acqua dolce,
utilizzata dai monaci, dalle incursioni dei pirati.
La torre presenta
sulle due facciate rivolte al mare lo stemma della Famiglia Doria, l'aquila
imperiale, mentre altre decorazioni sono visibili sulle cornici e sulle
mensole.”
L'abbazia è
dedicata a san Fruttuoso di Tarragona, vescovo e santo catalano del III secolo,
le cui ceneri sono conservate presso l'abbazia, dove sarebbero state traslate a
seguito dell'invasione araba della Penisola Iberica….
…..non è raggiungibile da alcuna arteria stradale, ma vi si può accedere soltanto via mare o percorrendo uno scosceso sentiero che scende dal soprastante monte di Portofino che domina il Golfo Paradiso. Vicino all'abbazia si trova una spiaggia balneabile......
...nella sua baia è
collocata la celebre statua del Cristo degli abissi, posta nel 1954 sul fondale
marino e restaurata negli anni novanta. Dal 1983 l'abbazia fa parte dei beni
architettonici del Fondo per l'Ambiente Italiano, grazie alla donazione dei
proprietari Frank e Orietta Pogson Doria Pamphilj. Periodicamente vi si
svolgono concerti di musica classica e leggera e altre iniziative promosse dal
FAI. (Fondo Ambiente Italiano).......


……non troppa attesa
per la partenza del battello che ci porta nel tratto di mare che circonda il
Promontorio di Portofino. Nel 1999 è stata istituita la “Riserva Marina
Protetta Portofino”, un’ area di grande
interesse per la conservazione della biodiversità del Mediterraneo….
…..il rientro con
il battello ci permette di ammirare in tutta la sua bellezza il promontorio,
passando sotto “le batterie” e raggiungendo “Punta Chiappa” nel blu più
intenso, una piccola sosta di imbarco a “Porto Pidocchio” e rientriamo verso
uno dei borghi più belli al mondo….
….gita nel
complesso poco faticosa ma indimenticabile per la sua unica e inestimabile bellezza.....un giro veloce al porticciolo e via verso la stazione ferroviaria per il rientro a Genova.....
……...Il complesso
di San Fruttuoso è inserito nel Parco di Portofino, area protetta fin dal 1935
che offre una visione sintetica della costa ligure, sia dal punto di vista
naturalistico sia da quello storico-antropologico. Il parco naturale di
Portofino “ospita una delle maggiori
concentrazioni floristiche del Mediterraneo, una notevole varietà di uccelli e
invertebrati, importanti testimonianze architettoniche, paesaggi tra i più
celebri del mondo. I fondali conservano l'intera gamma delle biocenosi marine
dell'alto Tirreno. L'assetto attuale del territorio è il risultato di una
originale forma di co-evoluzione tra natura e attività umana, che ha dato luogo
a una sorprendente varietà di sistemi biologici e di ambienti, ma anche a una
specifica cultura materiale".
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