venerdì 8 maggio 2015

Camogli - Pietre strette - San fruttuoso - 2008



 “CAMOGLI - SAN FRUTTUOSO”

 Camogli – Pietre strette (464 mt. s.l.m.) – San Fruttuoso
- tempo di percorrenza 3 h (con rientro in battello)


- dislivello mt. 464
- segnavia (cerchio rosso vuoto)
- periodo 26 Aprile 2008








…….partendo da Genova con il treno  dalla stazione Brignole, percorriamo la direttrice verso La Spezia e scendiamo alla stazione di Camogli – San Fruttuoso, tipico borgo marinaro, centro turistico noto per il suo porticciolo e per i palazzi variopinti sul lungomare. È anche chiamata la "Città dei mille bianchi velieri. I suoi abitanti, i camogliesi, per tradizione locale vengono comunemente denominati camoglini, sul modello del ligure camogin…….
















 ….questo itinerario è un po’ meno spettacolare di quello delle batterie e quindi più adatto alle famiglie con bambini piccoli. Una volta usciti dalla stazione giriamo  a sinistra  e in discesa ci dirigiamo verso la caserma dei carabinieri, via S. Bartolomeo che costeggia il torrente Gentile ci conduce verso la scalinata di San Rocco……



















 ….ci inerpichiamo piano piano su per questa “creùza” di circa (800) gradini tra stretti confini di muri a secco, terreni e abitazioni. In una trentina di minuti raggiungiamo la chiesa parrocchiale di  San Rocco,  con vista panoramica sul Golfo Paradiso. Edificata nel 1863 sul luogo di una preesistente cappella del XV secolo, già dedicata a san Rocco, conserva al suo interno un monumentale cornicione marmoreo di Bernardo Schiaffino che racchiude il dipinto Madonna della Salute di Carlo Dolci…..


















…..un forno nelle immediate vicinanze non ci fa mancare una sleppa di foccaccia che ci mangiamo gustandoci il panorama su Camogli……lasciamo il sentiero per punta Chiappa e le Batterie alla nostra destra e fiancheggiando la chiesa saliamo in direzione “la Gaixella”…...












 ….ci lasciamo fichi e ulivi alle spalle mentre una “Via Crusis” con mattonelle dipinte a mano ci accompagna nel bosco.




























……senza affrontare grosse pendenze raggiungiamo un’area di sosta con tavoli in località “Gaixella” (412 mt.)  e dopo neanche 15 minuti raggiungiamo i due grossi massi di “Pietre Strette”(464 mt.)….ci troviamo a questo punto al crocevia di diverse destinazioni…..










……scegliamo la discesa verso San Fruttuoso , raggiunta località “Caselle”, usciti dal bosco iniziano dei ripidi tornanti con punti a tratti panoramici dove si scorge la sotto il battello ormeggiato che stiamo per raggiungere …..











……insieme al ruscello arriviamo dalla “Torre Doria” (risalente al XVI secolo) che raggiungiamo con una ripida scalinata che collega l’Abbazia al borgo dei pescatori ……
…..la torre di Andrea Doria è stata edificata nel 1562 dagli eredi dell'ammiraglio, Giovanni Andrea e Pagano, per difendere il borgo e la sorgente di acqua dolce, utilizzata dai monaci, dalle incursioni dei pirati.

La torre presenta sulle due facciate rivolte al mare lo stemma della Famiglia Doria, l'aquila imperiale, mentre altre decorazioni sono visibili sulle cornici e sulle mensole.”
L'abbazia è dedicata a san Fruttuoso di Tarragona, vescovo e santo catalano del III secolo, le cui ceneri sono conservate presso l'abbazia, dove sarebbero state traslate a seguito dell'invasione araba della Penisola Iberica….

















 …..non è raggiungibile da alcuna arteria stradale, ma vi si può accedere soltanto via mare o percorrendo uno scosceso sentiero che scende dal soprastante monte di Portofino che domina il Golfo Paradiso. Vicino all'abbazia si trova una spiaggia balneabile......

 






...nella sua baia è collocata la celebre statua del Cristo degli abissi, posta nel 1954 sul fondale marino e restaurata negli anni novanta. Dal 1983 l'abbazia fa parte dei beni architettonici del Fondo per l'Ambiente Italiano, grazie alla donazione dei proprietari Frank e Orietta Pogson Doria Pamphilj. Periodicamente vi si svolgono concerti di musica classica e leggera e altre iniziative promosse dal FAI. (Fondo Ambiente Italiano).......




























……non troppa attesa per la partenza del battello che ci porta nel tratto di mare che circonda il Promontorio di Portofino. Nel 1999 è stata istituita la “Riserva Marina Protetta Portofino”,  un’ area di grande interesse per la conservazione della biodiversità del Mediterraneo….






…..il rientro con il battello ci permette di ammirare in tutta la sua bellezza il promontorio, passando sotto “le batterie” e raggiungendo “Punta Chiappa” nel blu più intenso, una piccola sosta di imbarco a “Porto Pidocchio” e rientriamo verso uno dei borghi più belli al mondo…. 








….gita nel complesso poco faticosa ma indimenticabile per la sua unica  e inestimabile bellezza.....un giro veloce al porticciolo e via verso la stazione ferroviaria per il rientro a Genova.....






……...Il complesso di San Fruttuoso è inserito nel Parco di Portofino, area protetta fin dal 1935 che offre una visione sintetica della costa ligure, sia dal punto di vista naturalistico sia da quello storico-antropologico. Il parco naturale di Portofino  “ospita una delle maggiori concentrazioni floristiche del Mediterraneo, una notevole varietà di uccelli e invertebrati, importanti testimonianze architettoniche, paesaggi tra i più celebri del mondo. I fondali conservano l'intera gamma delle biocenosi marine dell'alto Tirreno. L'assetto attuale del territorio è il risultato di una originale forma di co-evoluzione tra natura e attività umana, che ha dato luogo a una sorprendente varietà di sistemi biologici e di ambienti, ma anche a una specifica cultura materiale".





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