mercoledì 15 marzo 2017

Monte Figne - Monte Taccone dal Giovo di Paravanico 2017



“GIOVO DI PARAVANICO – MONTE FIGNE – MONTE TACCONE”








Giovo di Paravanico (mt. 785 s.l.m.)
Passo prato Leone (mt. 779 s.l.m.)
Prato Perseghin (mt. 967 s.l.m.)
Passo Mezzano(mt. 1050 s.l.m.)
Monte Figne (mt. 1172 s.l.m.)
Monte Taccone  (mt.1113 s.l.m.)

Tempo di percorrenza 3h 15’
Dislivello - (mt.387 )
Segnavia - (AV) Alta Via dei monti liguri
– (E 1 - variante) - (E 7) -   
parte della tappa  23 (AV))
Periodo – domenica 19 Febbraio 2017
 



 

….partendo da Genova bisogna percorrere l’autostrada  (A 7) in direzione Milano e uscire al casello di Bolzaneto. Tenere la destra prendendo la SS-35 per Pontedecimo e proseguire sulla provinciale verso Isoverde…superato Campomorone svoltare a sinistra sul ponte di Ceranesi e iniziare a salire verso i “Piani di Praglia”......ci fermiamo sulla sinistra  in prossimità di una piazzola  poco prima  dello sterrato che sulla destra porta al  sacrario dei Martiri di passomezzano……






….. Dopo circa 15 minuti si giunge al Giogo di Paravanico dove ci immettiamo sull’Alta Via (AV) che arriva giù da Colla di Praglia… si procede sempre su sterrata salendo  fino al Bric Roncasci per poi scendere a Passo Prato Leone (mt. 780) trascurando  la sterrata che svolta a sinistra e che porta giù ai Laghi del Gorzente…..





….. ci lasciamo alle spalle la carrabile  per iniziare il sentiero in salita, il panorama ci offre una bella visuale sul monte Figogna (Madonna della Guardia) e sulla  serie dei castelli del Righi…ci guardiamo in torno e iniziamo una salita per arrivare alla “fontana dei Segaggin” (cioè dei falciatori d’erba, che vi si fermavano a dissetarsi)…..passiamo sotto l’osservatorio del CAI di Bolzaneto lasciandolo a sinistra e superando il cancello di legno proseguiamo su un piccolo sentiero che guarda a sinistra gli invasi artificiali del Gorzente….























….passando sulle pendici occidentali del Bric di Guana se ne  ha una bella vista, si tratta di tre bacini artificiali, ricavati tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento dallo sbarramento del Torrente Gorzente e di un suo affluente. Con i loro rami che s’insinuano in vallette profonde, i tre laghi artificiali “lago Bruno, lago Lungo e lago di Badana” (attualmente vuoto) non turbano l’armonia del paesaggio, ma anzi ravvivano l’ambiente di per sé piuttosto brullo. Le loro acque alimentano una centrale elettrica e un acquedotto della città di Genova….




















……ci troviamo nel Parco naturale delle Capanne di Marcarolo, istituito nel 1979, è una area naturale protetta situata in Piemonte al confine con la Liguria, ad una decina di km dal Mar Ligure in linea d'aria e a metà strada tra Genova e Novi Ligure. Il parco è compreso tra la val Lemme, la val Polcevera e la valle Stura, e rappresenta l'area verde più estesa di tutta l'area metropolitana genovese, intersezione tra le zone propriamente liguri dell'agglomerato e il retroterra metropolitano dell'Oltregiogo (già ufficialmente appartenenti al Piemonte)……


……il suo territorio si estende per 9.551,84 ettari, a un'altitudine compresa tra i 335 m s.l.m. (laghi della Lavagnina) e 1172 m (monte delle Figne)….....estremamente ricco dal punto di vista idrografico, dispone di bacini artificiali (laghi della Lavagnina, laghi del Gorzente), utilizzati per la produzione di energia idroelettrica nonché per usi potabili per l'Acquedotto De Ferrari Galliera del comune di Genova. Il territorio è attraversato da alcuni corsi d'acqua tra i quali il Lemme, dal Passo della Bocchetta verso il Monferrato, il Gorzente tra i laghi del Gorzente e i laghi della Lavagnina, il Piota da Capanne, anch'egli, verso il Monferrato. Numerosissimi sono i rii minori come il rio Acque Striate, affluente del Lemme, il rio del Mulino ed il rio di Campo di Staggi affluenti del Gorzente….





……prevalentemente ricoperto da boschi di latifoglie che stanno spontaneamente ricolonizzando alcuni versanti, il parco è stato oggetto anche di estesi rimboschimenti a conifere. La vicinanza al mare delle montagne, costituisce una linea di demarcazione tra il tipico clima continentale e il clima mediterraneo, dando luogo a condizioni climatiche particolari che permettono la coesistenza di specie tipiche della flora alpina e specie caratteristiche dell'ambiente mediterraneo, in una zona dall'estensione relativamente limitata…..



…la fatica cede il passo alla soddisfazione per il panorama che si apre alla vista una volta giunti a Prato Perseghin (965 mt.) dove si raggiunge il tracciato dell’Alta Via dei monti liguri sullo spartiacque   che divide a Est  la valle  del “rio Iso” e a Ovest un bacino  solcato da corsi d’acqua  che confluiscono  nei laghi del Gorzente….






















…..in questa zona di prateria battuta dal vento un cartello indica la presenza di una fonte; la sorgente però è piuttosto lontana e il sentiero non  è tracciato bene quindi bisogna valutare bene la necessità di rifornirsi.  Si segue quindi il segnavia AV salendo a mezza costa lungo il versante  sud-occidentale del Monte Taccone e facendo attenzione ad non imboccare il sentiero basso  che procede  in piano a sinistra  dell’Alta Via…..





















….il segnavia due croci gialle indica il sentiero che arriva alla cima anche se, percorso un primo tratto, se ne perde  facilmente traccia nel versante prativo; è però sufficiente  tenere a sinistra per raggiungere la cresta e procedere verso Ovest…..









….la vetta è contrassegnata dal punto trigonometrico della rete IGM sormontato da una croce. Costiera erbosa tra le valli del Gorzente e del Lemme, alla base del suo versante occidentale si trovano i Laghi del Gorzente di cui si gode una vista mozzafiato. Scendendo sul versante meridionale verso i laghi, si passa per il Sacrario dei martiri di Passomezzano, nel luogo in cui furono uccisi alcuni partigiani sopravvissuti alla strage della Benedicta nei giorni intorno alla Pasqua del 1944. Nelle giornate limpide il panorama regala visioni sulla Corsica e su tutto l'arco alpino nord-occidentale, dal Gran Paradiso al Monte Rosa. Più vicino si riconoscono i profili del monte Beigua (direzione ovest) e dell'Antola (direzione est)….




….nel suo silenzio il Tobbio ci osserva guardiano della pianura…. è  posto al centro del Parco naturale delle Capanne di Marcarolo. Rispetto a tutti gli altri rilievi di questa porzione di Appennino, il Tobbio spicca per la grande visibilità (dalla pianura antistante), dovuta ai suoi versanti spogli e particolarmente scoscesi. Sulla cima vi è una chiesetta edificata nel 1897 e dedicata a Nostra Signora di Caravaggio e un rifugio d'emergenza di proprietà del Club Alpino Italiano di Novi Ligure. Dalla sua cima si possono scorgere sia il golfo di Genova, distante soli 18 km in linea d'aria, che le colline della Langa e del Monferrato che vaste porzioni dell'arco alpino e, in giornate di eccezionale visibilità, si può scorgere la Corsica, distante oltre 200 km……




















…..nel scendere seguiamo la cresta, e mentre le nubi sovrastano il Monte Leco, attacchiamo il Taccone dove in un attimo ne raggiungiamo la sommità nei  suoi 1113 metri sul livello del mare…..







….E’ una vetta dell’Appennino ligure posta sullo spartiacque ligure-padano ed è il punto più alto del bacino della Val Polcevera. Ci troviamo tra il Comune di Campomorone e quello di Voltaggio, è una meta di escursioni  frequentata in ogni stagione raggiungibile dagli innumerevoli  sentieri che partono  da diverse località….






























…i laghi del Gorzente sono un gruppo di tre invasi artificiali dell'Appennino ligure che alimentano gli acquedotti di Genova: il lago Lungo  (684 mt.) ed il lago Badana  (700 mt.) a monte, il lago Lavezze o Bruno (646 mt.) a valle. Il lago Lavezze ed il lago Lungo si trovano al confine tra la provincia di Genova e la provincia di Alessandria, mentre il lago Badana si trova completamente in territorio piemontese. Si trovano nel territorio dei comuni di Bosio (AL), Campomorone (GE) e Ceranesi (GE)…Dal lago Lavezze ha inizio una galleria di 2300 m che, passando sotto l'Appennino, convoglia l'acqua a Gallaneto (nel comune di Campomorone, in Alta Valpolcevera) dove si trovano gli impianti di filtraggio e smistamento….





…i tre laghi fanno parte, per quel che riguarda la parte che ricade nella provincia di Alessandria, del Parco Regionale delle Capanne di Marcarolo. Il lago Lungo è alimentato dal rio Lischeo, le cui acque discendono dai vicini monte Poggio (1081 m) e monte Orditano (950 m). Anche il lago Badana è alimentato dai rivi che discendono dal monte Poggio, mentre il lago Bruno, oltre alle acque provenienti dai due invasi a monte, è alimentato dai corsi d'acqua del monte delle Figne (1172 m) e del monte Taccone. Il lago Bruno inoltre è alimentato da una galleria, realizzata negli anni 20 del Novecento, che raccoglie le acque di diversi rivi, il cui corso naturale sboccava nel Gorzente a valle della diga. Un canale, che seguitava in un'altra galleria, portava sempre al lago Bruno alcuni rivi provenienti dalla zona della Benedicta, ma per la mancanza di manutenzione quest'opera non svolge più la sua funzione. Dal 2005 il lago Badana è stato svuotato per lavori di manutenzione alla diga, gli altri due laghi invece continuano ad essere alimentati….




…rientrando velocemente in prossimità dell’osservatorio, curiosando, vengo invitato ad entrare e a sedermi in compagnia di una simpatica coppia d’età che con calma e longeva tranquillità della domenica mattina……sciacquano una piccola caffettiera, iniziano a raccontare   la storia della costruzione  in attesa dell’arrivo di altri amici con viveri e vino per trascorrere una giornata in compagnia….






…l’osservatorio naturalistico CAI di Bolzaneto è utilizzato come appoggio e sosta per le visite guidate ospita al suo interno una piccola mostra permanente. Per la costruzione e la manutenzione delle dighe venne messa in opera una teleferica costruita su tralicci in legno che venne poi smontata per scopi bellici durante la 1° guerra mondiale e successivamente ricostruita con tralicci in ferro…





…….non ci rimane che scendere fino alla confluenza con  i laghi, un ‘altro pezzettino di salita sulla carrabile, e giù passando dal Giovo scendendo verso la statale per Praglia….una piccola escursione , penso adatta a tuti. Il Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo offre diverse di queste occasioni anche solo per la domenica mattina….






…..il vasto altopiano di Marcarolo è situato nell'area montuosa dell'Appennino Ligure-Piemontese, all'estremo sud della provincia alessandrina, collocato geologicamente nel sistema noto come "Gruppo di Voltri". L'area del Parco è dominata dalla piramide massiccia del Monte Tobbio ed ha la peculiarità di godere la vista del Golfo Ligure, posto a meno di dieci chilometri in linea d'aria. L'area è di particolare interesse per l'abbondanza di corsi d'acqua e di zone umide…..



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