martedì 18 ottobre 2016

Fonti di Vinadio - Ponte del medico - Rifugio Migliorero 2008




FONTI DI VINADIO / PONTE DEL MEDICO– RIFUGIO  MIGLIORERO  2008


 
Fonti di Vinadio / Ponte del Medico (1544 mt.)
- Rifugio  Migliorero  (2094 mt.)
- Tempo di percorrenza 1h 45’
- Dislivello (550  mt.)
- Segnavia - P 26
- Periodo – Sabato 16 Agosto 2008

…. Raggiungiamo Borgo S. Dalmazzo da Genova imboccando  l’autostrada Ge-Ventimiglia A 10, scartiamo Savona girando  a destra sulla    A6 Savona-Torino (Verdemare) fino a Mondovì.  Si percorre la strada statale della valle Stura fino a Pianche. Qui si svolta a sinistra per salire a Bagni di Vinadio. Nei pressi dell'Hotel delle Terme si segue la strada (a destra) che conduce alla borgata Besmorello. Il tratto di sterrato seguente dove noi lasciamo l’auto raggiunge il ponte che taglia il torrente Ischiator (ponte del Medico)….




…dallo sbocco a valle, nei pressi di Borgo San Dalmazzo e della confluenza con il torrente Vermenagna, la valle risale in direzione sud-ovest. A metà strada tra Borgo San Dalmazzo e Valdieri, si dirama verso sud-est (destra idrografica) la valle di Roaschia, dove sorge l'abitato omonimo. La valle principale supera Valdieri sempre in direzione sud-ovest, e dopo qualche chilometro si biforca: un ramo prosegue in direzione sud-ovest con il nome di valle Gesso della Valletta, un altro si distacca verso sud-est con il nome di valle Gesso di Entracque. Fino a questa biforcazione il fondovalle è molto ampio e largo….




…si prosegue con comodi tornanti (con rispettive scorciatoie) in direzione della cascata del Pisciai che si nota da distante. Superiamo  il salto della cascata e raggiungiamo il pianoro dove si può già intravvedere il “Migliorero” arroccato su un dosso roccioso levigato dai ghiacciai….








….risaliamo  una conca pascoliva tra ponticelli e acqua cristallina, il rifugio si fa guardare da distante, passiamo larici e arbusti di mirtilli, ci lasciamo sulla destra il bivio Per il “Passo di Rostagno” (P 27).  Piccola e facile escursione, rilassante ma di non molte parole riguardo al percorso,  di cui non evidenzio il ritorno perché sorpresi da un improvviso temporale, finiamo scoli ….







….la Valle Gesso è una valle delle Alpi Marittime, caratterizzata dal vasto bacino del torrente Gesso, ampiamente modellato dall'azione dei ghiacciai. Il suo territorio, interamente compreso in provincia di Cuneo, è diviso tra i Comuni di Entracque, Roaschia, Valdieri e Roccavione;  per la sua posizione all'interno della curva delle Alpi, la valle ha una conformazione abbastanza complessa….
….geograficamente essa funge da "cerniera" tra i due tratti delle Marittime perpendicolari tra loro, quello orientato Est-Ovest (comprendente la Valle Vermenagna) e quello orientato Sud-Nord (comprendente la Valle Stura di Demonte). In Valle Gesso sono presenti le cime più elevate delle Alpi Marittime, ovvero le due cime del Monte Argentera (Cima Sud, 3297 m, Cima Nord, 3286 m)….
















….le terme di Valdieri sono una stazione termale situata in comune di Valdieri, in provincia di Cuneo. Le acque termali sono solfuree solfato-cloruro-sodiche, a temperature di 50-75 °C (ipertermali) e di carattere alcalino (pH 9.4)…





…..la sorgente calda è conosciuta dalle popolazioni locali da tempo immemorabile. Il primo documento relativo al suo sfruttamento risale al 1588, quando il comune di Valdieri fece erigere un primo stabilimento. Nel 1755 il re di Sardegna Carlo Emanuele III decise di utilizzare le terme di Valdieri per sé, e diede impulso alla realizzazione di un nuovo edificio termale, soprannominato "il Baraccone". Dopo la parentesi delle guerre napoleoniche, i Savoia tornarono ad interessarsi alle terme, e tra il 1830 ed il 1833 fu costruita la strada che collega le terme alla frazione di Sant'Anna di Valdieri….






…un nuovo impulso venne nel 1855, quando fu costituita una società per la costruzione di un vero stabilimento termale. Nel 1857 il re Vittorio Emanuele II visitò lo stabilimento, e fu in quest'occasione che iniziò il processo che portò alla costituzione della Riserva reale di caccia di Valdieri. In quest'ambito, Vittorio Emanuele II fece edificare la residenza estiva a Sant'Anna, le case di caccia di San Giacomo di Entracque e del vallone del Valasco, e quattro chalet presso le terme, uno dei quali destinato alla bella Rosìn. Due di essi (appunto la casa della bella Rosìn ed il casino di caccia) sono ancora presenti ai nostri giorni. Sempre nel 1857 fece posare la prima pietra di un hotel che è oggi l'Hotel Royal Centro Benessere di Terme di Valdieri….








…. Il rifugio si trova su un balcone panoramico  posto al crocevia del vallone dell'Ischiator con la valle della Valletta che porta al passo di Laroussa.  Dalla sommità si gode un bel panorama sui sottostanti Laghetti Inferiori dell'Ischiator, due splendidi specchi d'acqua, in parte trasformati in verdi torbiere, dove in estate fioriscono i bianchi ciuffi di erioforo….
…oltre gli specchi d'acqua si innalza un'imponente bastionata rocciosa, che culmina nella punta  Gioffredo (2903mt.). L'alta e imponente struttura di pietra, è caratterizzata da uno stile inconfondibile, quasi da albergo 'Belle Epoque' trasportato a oltre duemila metri di altitudine. Infatti l'edificio fu costruito nel 1934 proprio come albergo in quota….. 44°16’58” N / 7°01’09” E.




…..dopo le devastazioni della guerra ed anni di abbandono, l'edificio fu rilevato dalla Provincia di Cuneo, che, nel 1962 lo ripristinò e lo affidò in gestione alla sezione di Fossano, che nel 1979 lo acquisisce in proprietà. Il Rifugio è stato tra i primi ad utilizzare pannelli solari per la produzione di energia elettrica….









…..il lago Inferiore dell'Ischiator si trova nel comune di Vinadio, in provincia di Cuneo, nel vallone Ischiator. È situato a 2069 m sopra il livello del mare ed è un lago completamente naturale e si trova nel cuore delle Alpi Marittime. Si tratta in realtà ormai di due laghi che insieme al rifugio, creano un panorama fiabesco.………





L'Opera 154 bis e l'Opera 154 ter del Vallo Alpino
….ai lati del rifugio sono ben visibili due Opere del Vallo Alpino, facenti parte dello sbarramento dell'Ischiator: l'Opera 154 bis sul versante destro orografico, e l'Opera 154 ter 9, poco più in alto, sul versante sinistro orografico. Entrambe erano Opere di tipo “7000” poi ampliate ad Opere di tipo “15000”. I malloppi di ciascuna opera, con mascheratura in pietra, erano armati con due mitragliatrici installate su piastra di protezione piana…



….vallo Alpino del Littorio, noto anche brevemente come Vallo Alpino (in franc. Val Alpin o Mur des Alpes), è un sistema di fortificazioni formato da opere di difesa (bunker), voluto da Mussolini e costruito durante il ventennio fascista prima della seconda guerra mondiale per proteggere il confine italiano dai paesi limitrofi, cioè Francia, Svizzera, Austria e Jugoslavia….
….il termine "vallo" deriva dall'antica costruzione difensiva romana denominata vallum. Pur essendo stato costituito nel 1931, la denominazione Vallo Alpino del Littorio venne ufficializzata solamente il 13 marzo 1940. Prima della seconda guerra mondiale, le opere di difesa erano presidiate dal corpo di Guardia alla Frontiera, specificatamente creato per il presidio delle opere fortificate, il cui motto era «Dei sacri confini guardia sicura». La situazione geopolitica venutasi a creare nel dopoguerra portò al ripristino parziale e alla messa in funzione delle opere dell'ex Vallo Alpino Settentrionale, che tornarono operative dall'inizio degli anni 1950 fino al 1992, presidiate da reparti appositamente dedicati allo scopo…..

Nessun commento:

Posta un commento